di ALESSANDRA CHINI Se Piergiorgio Welby glielo chiedesse, Marco Pannella sarebbe pronto a staccare ...
L'annuncio shock di Pannella ha provocato, come era prevedibile, una levata di scudi da parte dei cattolici di entrambi gli schieramenti e qualche freddezza nella maggioranza. «Mi auguro con tutto il cuore - è stata la reazione della teo-dem Paola Binetti - che non lo faccia, anche perchè Welby ha dimostrato proprio negli ultimi giorni di avere molto da dire e abbiamo bisogno della sua testimonianza anche per affrontare temi delicati come quello del testamento biologico, insomma la sua 'mission' non è terminata». Accanto alla senatrice della Margherita si schiera tutto il fronte cattolico del centrodestra, da Luca Volontè a Riccardo Pedrizzi. E il ritornello è: Pannella non può «strumentalmente» andare contro la legge e avere anche spazio nei media. «Nella sua follia strumentale - si arrabbia il capogruppo dell'Udc alla Camera Luca Volontè - può anche arrivare all'omicidio, ma le leggi che valgono per gli altri valgono anche per lui. E ora di finirla con questa salvaguardia solo nei suoi confronti». Un trattamento speciale che, attacca Pedrizzi, gli viene anche dal mondo dell'informazione. «Sarebbe ora che i media - osserva il presidente della consulta etico-religiosa di An - staccassero la spina a Giacinto detto Marco e alle sue provocazioni tutt'altro che ghandiane». L'annuncio di Pannella, poi, non viene salutato con troppo entusiasmo dalla maggioranza che, nei seminari programmatici prima delle elezioni, ha faticosamente trovato un accordo sul testamento biologico. Sono in pochi a commentare l'uscita del leader radicale e anche i 'cuginì socialisti della Rosa nel pugno, non intervengono sull'argomento. Un tema, quello dell'eutanasia che vede il favore dello Sdi che però gradisce poco il 'metodo Pannellà di sbatterlo sul tavolo. I Verdi con il capogruppo in commissione Affari Sociali a Montecitorio, Tommaso Pellegrino, parlano di una «utile provocazione» dalla quale partire per un dibattito in Parlamento che eviti però le «contrapposizioni ideologiche». E così la pensa anche il diessino Franco Grillini, che proprio nei giorni scorsi ha depositato alla Camera una proposta di legge su eutanasia e testamento biologico: «Nessuno ha la verità in tasca su questi temi e nemmeno io penso di averla, certo è che nessuno ha il diritto di vietare a una persona di avere una morte dignitosa».