Gli enti locali pronti ad alzare le tasse per finanziare strade, giardini e parcheggi
Non solo, la maggioranza continua a sottolineare che la prima Manovra targata Tommaso Padoa Schioppa prevede sconti fiscali per le famiglie attraverso maggiori detrazioni per i figli e una più ampia fascia di esenzione dal pagamento delle tasse (la cosiddetta no tax area). Ma Romano Prodi e i suoi ministri sanno bene che la coperta è corta, quindi per finanziare i benefici, oltre a introdurre nuove tasse, hanno sforbiciato un po' ovunque. Anche perché deficit e debito pubblico sono sotto la lente di Bruxelles e quindi è vietato sgarrare. Il taglio più evidente è quello ai trasferimenti agli enti locali: ben 4,3 miliardi di euro. A Comuni e Regioni, però, è stato concesso di avere mano libera per introdurre nuovi tributi locali. In questo modo il gioco è fatto: il Fisco dà con la mano dello Stato e toglie con quella delle autonomie locali. E i guadagni per le famiglie d'un tratto scompaiono. Primo rischio è sull'Irpef dove la soglia massima dell'addizionale passa dallo 0,5 allo 0,8%. Minacce anche sul fronte della casa: i Comuni potranno finanziare in parte le opere pubbliche con una tassa di scopo (finanzierà infrastrutture urbane come strade, giardini, parcheggi) che graverà direttamente sull'Ici, per una misura massima dello 0,5 per mille. Sempre sulla casa grava la polizza obbligatoria anti-calamità e in prospettiva la revisione degli estimi catastali con la graduale devoluzione ai Comuni che è prevista, a prescindere dalla Finanziaria, a partire dal 2007. Mini-stangata anche per i turisti: rispunta infatti l'antica tassa di soggiorno che potrà essere applicata, sempre a discrezione dei Comuni, per fare delle migliorie soprattutto nei centri storici. Una tassa che potrà arrivare fino a cinque euro a notte e che sarà applicata a tutti i non residenti che alloggeranno in alberghi, agri-turismi e anche nei campeggi. Il risultato? A fare i conti è l'Adusbef. Secondo l'associazione dei consumatori la Finanziaria risulta a saldo negativo per le famiglie: i 150 euro di benefici, che arriveranno in media ai contribuenti, saranno vanificati dai 260 euro di nuovi aggravi fiscali. L'Adusbef ha quantificato i benefici e i maggiori oneri a carico dei cittadini: «dall'aumento dell'aggio sulle riscossioni esattoriali a carico del contribuente al sovrapprezzo tariffe autostradali per adeguare i tratti di adduzione alle autostrade; dall'aumento automatico delle tasse automobilistiche (bolli) all'aumento automatico dell'imposta regionale sulla benzina; passando all'imposta di scopo per le opere pubbliche comunali, alla tassa di soggiorno comunale, una vera e propria tassa sul turismo». Ci sono poi gli aumenti dell'Irpef regionale - prosegue la nota dell'associazione dei consumatori - «oltre i livelli massimi, alla Tarsu, ai ticket sulle ricette per le visite specialistiche a quelli sul pronto soccorso».