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di GIANFRANCO FERRONI CHISSÀ se Maria Paola Merloni, deputata dell'Ulivo proveniente dalle file della ...

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Qualcuno, intanto, nella maggioranza, progetta di consigliare caldamente alla neo-eletta diellina di non presentarsi in aula, quel giorno. Già, perché la figlia di Vittorio Merloni, ex presidente della Confindustria, ora è una parlamentare - fa parte della commissione Attività Produttive presieduta dal segretario dei Radicali Italiani Daniele Capezzone - e rischierebbe di essere accusata dall'opposizione di un «conflitto d'interessi», qualora esprimesse il suo sì alla manovra varata dal governo di Romano Prodi. Tutta colpa della parte del provvedimento che prevede un bonus fiscale per sostituire la vecchia caldaia con un impianto nuovo, meno inquinante, e l'introduzione della rottamazione del vecchio frigo con la detrazione del 20% del costo, fino a un massimo di 200 euro. Ed il gruppo di Fabriano, proprio quello della famiglia Merloni, è al vertice dei produttori nazionali di frigoriferi e caldaie. Il «bonus-frigo» è uno dei punti di forza della manovra, ideata dalla premiata coppia formata da Prodi e dal ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa per rilanciare i consumi (dopo aver falcidiato i redditi aumentando le aliquote dell'imposte). Frigoriferi e congelatori «inquinanti» potranno prendere la strada della discarica, lasciando il posto nelle cucine a nuovi prodotti «ad alta efficienza» in termini di consumi ed ecocompatibilità. La detrazione, in un'unica rata, sarà relativa alla sostituzione di «elettrodomestici bianchi» di classe energetica non inferiore ad A+, acquistati nel corso del 2007. L'effetto atteso, dice il governo, «ipotizzando che i frigoriferi di classe A+ raggiungano il 15% delle vendite», è quello di ottenere «una riduzione dei consumi pari 85 GWh/a (milioni di kWh)». Così, annuncia Palazzo Chigi, «i consumatori pagheranno bollette meno care e le industrie saranno stimolate a ricercare e produrre elettrodomestici ad elevata efficienza». Sembrerebbe un'iniziativa ambientalista, capace di spezzare addirittuta la resistenza del verde Alfonso Pecoraro Scanio, se non ci fosse di mezzo il cognome Merloni. Una famiglia che non ha mai nascosto di finanziare chi fa parte dell'attuale esecutivo, e della personale amicizia con il premier (sulle barche del clan familiare, dove è compreso Francesco Merloni, si ricordano le «visite» di Carlo Azeglio Ciampi e altre illustri personalità, d'estate, nel corso degli ultimi anni): e la stessa Maria Paola Merloni non dimentica il suo ruolo di numero uno del Dipartimento Innovazione della Margherita. E poi, presidente di Confindustria delle Marche, senza tralasciare che ha iniziato a lavorare in azienda - la Merloni Elettrodomestici - come assistente del direttore commerciale Italia. Alla presidenza del Consiglio (dove qualcuno dimostra di non amare il premier, evidentemente) c'è chi sussurra che il provvedimento rappresenterebbe un affettuoso «pensiero» per l'imminente compleanno della deputata (festeggerà 43 anni il 13 ottobre), e per consentire al premier di presentarsi con un buon biglietto da visita al meeting dei giovani confindustriali di Capri, in programma il prossimo week-end. Se sostituire un frigorifero dopo l'estate appare una scelta bizzarra (è come comprare un nuovo televisore quando sono già terminati i Mondiali di calcio), è l'idea di cambiare la caldaia che potrà stimolare la fantasia degli italiani, in vista di un inverno rigido che sarà caratterizzato dalla paura di un black-out energetico. I prossimi bilanci del gruppo marchigiano diranno se la rottamazione sarà servita ad aumentare il fatturato delle aziende della famiglia Merloni.

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