Da Indesit 50 mila euro per Prodi
Gli fa piacere staccare assegni ai partiti o anche soltanto a singoli esponenti politici. Tutto regola, s'intende. Tutto secondo la legge. Anche se il patron di Indesit e leader internazionale nel settore elettrodomestici negli ultimi tempi ha ristretto il campo di azione. Scegliendo in maniera netta ed esplicita il centrosinistra. Sia chiaro, l'ex presidente di Confindustria non ha mai nascosto nel sue simpatie per l'attuale governo. Ma, durante il governo Berlusconi, aaveva mantenuto un occhio di riguardo nei confronti del centrodestra. Ora, invece, con Prodi e con la figlia candidata (ed eletta deputata) nella lista dell'Ulivo, Vittorio s'è lasciato andare, La sua Indesit company spa di Fabriano (in provincia di Ancona) ha staccato un assegno di 50mila euro a favore del Comitato Prodi 2006. E basta, niente altri fondi. Due anni fa adottò una politica diversa, una linea dell'assegno bipartisan. La Merloni Elettrodomestici, in quel caso, versò 10mila euro all'Udeur di Clemente Mastella come contributo per le Europee del giugno di quell'anno. Con la stessa motivazione altri 15mila euro androno personalmete al viceministro per le Attività Produttive, Adolfo Urso, di An. Del quale evidetemente condivideva l'operato. Urso infatti aveva la delega al Commercio estero e Merloni aveva da poco rilevato la Stinol, più importante produttore russo di frigoriferi. Soldi personalmente al politico, dunque, non al suo partito. Sempre in quel caso altri 10mila euro finirono nelle casse del Patto Segni, e cinquemila invece furono devoluti a Luciana Sbarbati, leader dei Repubblicani europei e grande amica (allora) di Prodi. Ma soprattutto marchigiana come Merloni. L'ex presidente di Confindustria, inoltre, anche nel 2002 aveva mantenuto una linea della mano tesa a destra e pure a sinistra. Un assegno da 69mila euro fu staccato per il Ccd e e uno da 50mila dalla Margherita. Anche in questo caso i fondi partivano da dalla Merloni elettrodomestici, mentre quest'anno per Prodi è stata scelta la Indesit. F. D. O.