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La Manovra 2007 sale a 33,4 miliardi Cambia l'Irpef

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E fino a tarda sera non sono mancati i punti di conflitto all'interno della maggioranza. La manovra sarà ancora più pesante di quanto circolato nei giorni scorsi: si passa da 30 a 33,4 miliardi: 15 dovrebbero essere destinati a ridurre il debito, mentre 18,3 a misure finalizzate a promuovere lo sviluppo. Non solo. C'è stata anche una revisione sostanziale delle aliquote fiscali che va a scardinare quanto fissato dalla riforma Tremonti. Lo scontro si è acceso sulla tassa da applicare a successioni e donazioni. Ipotesi che sembrava aver perso piede e che invece è tornata sul tappeto proprio durante la riunione del consiglio dei ministri di ieri: sugli immobili fino al valore di 180 mila euro, il Governo ha messo sul piatto la proposta di pagare un importo fisso di 168 euro. Da 180 mila euro in sù, l'ipotesi è di introdurre un aliquota del 3% del valore dell'immobile. Stangata anche sui sui beni mobili (titoli, azioni): un'aliquota del 4% per moglie e figli, 6% fino ai parenti di quarto grado, dell'8% per gli altri. Imposta sul reddito. La Finanziaria 2007 cambia le aliquote dell'imposta sul reddito. Per chi guadagna tra 33.500 euro e 70 mila euro l'imposta dovrebbe scendere dal 39 al 38%. Molto discusso l'abbassamento della soglia da cui fare scattare l'aliquota massima del 43%. Alla fine si è deciso di fissarla a 80 mila euro, anziché 70 mila come ipotizzato fino a ieri pomeriggio. L'obiettivo del premier Romano Prodi è l'abbassamento del prelievo per i redditi più bassi (35-40 mila euro) attraverso il meccanismo delle deduzioni e detrazioni, rimodulando gli scaglioni di reddito e allargando l'area di esenzione per i lavoratori dipendenti e pensionati (rispettivamente da 7.500 a 7.000 euro, e da 8.000 a 7.500). Viene scardinata l'impostazione della riforma fiscale voluta dall'ex ministro Giulio Tremonti, che aveva trasformato le detrazioni in deduzioni. La detrazione per il coniuge a carico e per ogni figlio dovrebbe aggirarsi intorno a 1.000 euro per i redditi più bassi per poi decrescere con l'aumentare del reddito. Sul tappeto anche l'ipotesi di prevedere un assegno di 1.400 euro per ogni figlio. Cuneo fiscale. La misura avrà nel complesso un costo di poco inferiore ai 9 miliardi. Con tutta probabilità da gennaio partirà una prima riduzione di 2,5 punti e a partire da luglio il restante 2,5%. Il 60% del beneficio andrà alle imprese e il 40% ai lavoratori. Pensioni. In vista della riforma strutturale allo studio del ministro del Lavoro Cesare Damiano e che sarà attuata con la legge delega che accompagnerà la finanziaria, ci sarà la chiusura di una finestra per l'anzianità. Nella manovra invece dovrebbe entrare un contributo del 3% per le pensioni oltre i 60mila euro, o in alternativa un raffreddamento della perequazione per le pensioni più alte. Tfr. La riforma sarà anticipata al 2007. La parte del tfr che non sarà indirizzata alla previdenza integrativa sarà attribuita in quota parte ad un fondo gestito dall'Inps. Rendite finanziarie. Sarà riordinata e razionalizzata la tassazione delle rendite finanziarie con l'introduzione dell'aliquota unica al 20% al posto delle due aliquote attuali al 27% per i depositi di conto corrente e per le obbligazioni con scadenza inferiore ai 18 mesi e del 12,5% per titoli di Stato, obbligazioni con scadenza superiore a 18 mesi, plusvalenze azionarie. Casa. Per le giovani coppie potrebbe arrivare un «bonus affitto». La misura sarebbe collegata alla riforma della tassazione dei redditi da locazione ai quali sarebbe applicata una imposta sostitutiva con aliquota al 20% allo stesso modo delle rendite finanziarie. La misura, oltre al carattere sociale avrebbe anche l'obiettivo di favorire l'emersione e combattere gli affitti in nero. Auto e Suv. Prevista l'esenzione dal pagamento del bollo per cinque anni per chi acquista auto nuove euro 4. Viene introdotta una supertassa per i Suv.

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