Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

L'Udc diserta. È l'ennesimo «no» alla Cdl

default_image

La polemica di Cesa (Udc): «Questo è un evento inutile». Urso (An): «Persa una buona occasione per tacere»

  • a
  • a
  • a

E non sembra un caso che, ieri, a disertare la piazza, sia stato solo il partito di Pier Ferdinando Casini. Anche se proprio quest'ultimo ha evitato di entrare nel merito della vicenda. Lasciando al segretario Cesa l'onere di chiarire la linea dell'Udc. L'ennesima spaccatura, quindi, con i centristi che esprimono polemicamente il proprio dissenso rispetto alla modalità con cui opporsi all'azione dell'esecutivo, si tirano indietro dalla manifestazione organizzata da An, presa a cuore, al contrario, da Forza Italia e Lega. Dissapori nella Casa delle Libertà? Sembrerebbe di sì, visti i toni accesi utilizzati dagli esponenti dell'Udc. «Organizzare un girotondo oppure un carosello tricolore - ha commentato Luca Volonté, capogruppo centrista alla Camera dei Deputati - sotto il ministero dell'Economia e il giorno prima della Finanziaria genera solamente confusione ed è il tipico esempio di come non si debba fare opposizione. La nostra opposizione in Parlamento è e sarà talmente limpida da non accettare lezioni da nessuno». Stesso tono è stato usato anche dal segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, che ha spiegato la propria assenza dalla manifestazione attaccando direttamente gli alleati. «La manifestazione di Alleanza Nazionale, Forza Italia e Lega di questa mattina (ieri, ndr) davanti al ministero delle Finanze è del tutto inutile - ha arringato il segretario - Manifestare se non si conosce quello che intende fare il governo mi sembra del tutto inutile. Aspettiamo quindi di vedere che cosa deciderà il governo e solamente in un secondo tempo vedremo il da farsi». Secca la replica arrivata dalle fila di Alleanza Nazionale. «Cesa ha perso una buona occasione per tacere - è stato il commento di Adolfo Urso (An) - o potremmo dire una buona occasione per manifestare». «La riuscita manifestazione di oggi davanti al Ministero dell'Economia, non è stata indetta contro la Finanziaria ma contro il "Grande fratello fiscale" voluto dal decreto Visco-Bersani», ha replicato Gianni Alemanno (An). A difendere l'idea stessa del girotondo di centrodestra è sceso in camopo Teodoro Buontempo (An): «I girotondi ce li siamo inventati noi, altro che la sinistra». Nonostante le differenti posizioni all'interno della Cdl però, la Finanziaria, resta il «sorvegliato speciale» di questo scorcio di legislatura. Anche ieri, infatti, non sono manchete polemiche e critiche nei confronti della anticipazioni sulle misure che, da domani, dovranno passare al setaccio del Parlamento. Così, dopo una giornata trascorsa tra botta e risposta, a calmare gli animi ci ha pensato il presidente della Camera Fausto Bertinotti che, commemorando la figura di Pietro Calamandrei, ne ha ricordato l'idea di una «democrazia parlamentare come sistema dinamico» in cui «l'opposizione svolge il ruolo di interlocutore e non di nemico».

Dai blog