L'ex dg della Juventus coinvolto in Calciopoli ospite a Matrix
«È partito dalla casa madre per andare in Federazione, ha fatto quello che doveva fare ed è tornato alla casa madre - ha dichiarato nella trasmissione di Canale 5 l'ex dirigente bianconero - Moratti, Tronchetti Provera e Guido Rossi sono soci delle stesse aziende, sono stati nel consiglio di amministrazione di Telecom e consiglieri dell'Inter. E ora sta venendo fuori tutto quello che avevo detto sei mesi fa quando parlavo di spionaggio industriale». Moggi, inibito per cinque anni dopo la sentenza della Corte federale presieduta da Piero Sandulli, attende ora il parere del Consiglio di Stato. Dopo aver tentato senza successo la strada della conciliazione con i rappresentanti della federcalcio, Moggi cercherà di far annullare il procedimento disciplinare rivolgendosi al Tar. Questione di tempo: bisognerà attendere la conclusione del procedimento disciplinare per quanto riguarda l'ordinamento sportivo. Al di là dell'inibizione per cinque anni, la Corte federale aveva anche accolto la richiesta di radiazione presentata dal procuratore Stefano Palazzi. L'istanza, confermata nella sentenza di secondo grado, verrà presa in esame soltanto dopo la conclusione degli Arbitrati. «Contesto fermamente la legittimità delle intercettazioni - ha continuato Moggi - per quale motivo sono state prese in esame solo poche decine di telefonate avandone a disposizione oltre centomila? Chi può affermare che la verità sia nelle telefonate prese in esame dal procuratore federale e non possa essere all'interno di quelle comunicazioni che sono state accantonate? Contesto anche le trascrizioni effettuate: in alcuni casi mancano delle parole, in altri casi, invece, sono state aggiunte delle parole. A questo punto non so neppure se verrò ascoltato dai vertici Telecom, di certo starò molto, molto attento».