Sì di Pedica, no di Di Pietro
Uno di questi casi è l'Italia dei Valori che vede confrontarsi da vicino le posizioni del capo della segreteria politica, on. Stefano Pedica, e del leader Antonio Di Pietro. A Vasto, a margine dei lavori della prima Festa Nazionale di Italia dei Valori, l'on. Stefano Pedica ha detto che «l'eutanasia è una scelta sofferta e drammatica che compete essenzialmente e intimamente alla volontà e coscienza del paziente. Su questa materia lo Stato, piuttosto che operare un veto inconcepibile, in quanto interviene su qualcosa di cui non dispone e che non gli compete, dovrebbe legiferare per colmare il vuoto legislativo in modo da tutelare e rendere possibili le decisioni che il malato terminale delibera sul suo corpo e sulla sua esistenza. Lo dico da cattolico, e ritengo che, tanto il sottoscritto quanto i miei colleghi politici cattolici, debbano saper separare i loro convincimenti morali dall'attività istituzionale». Antonio Di Pietro, leader di Italia dei Valori, spiega, invece, che «noi dell'Italia dei Valori, per tutte le questioni che riguardano l'etica ci rimettiamo alla coscienza di ciascuno di noi. La mia posizione personale, da cattolico credente è che la vita è la vita. Dio ce l'ha data, Dio ce la toglie. Rispetto e rispetterò, però, coloro che la pensano diversamente da me e, di fronte al dolore e alla disperazione, come ultimo gesto di vita decidono di farne a meno. Quindi non criminalizzo chi non la pensa come me, ma chiedo rispetto per chi come me crede nel Padre Eterno».