Per la visita ai giovani di An
Un testo che tra l'altro ricalca in pieno la tesi sostenuta da Marco Rizzo (Comunisti italiani) per contestare Bertinotti. La presidenza dei Giovani comunisti - a maggioranza «bertinottiana» - decide però di far ripetere la votazione. «Tutte le minoranze insorgono, ma alla fine, i "bertinottiani" impongono la loro volontà attraverso la presidenza, e alla seconda votazione l'ordine del giorno viene respinto, seppur spaccando comunque in due parti quasi uguali i delegati alla conferenza nazionale - raccontano in una nota Danilo Corradi e Giulio Calella primi firmatari della Terza mozione "Giovani comunisti di lotta o di governo, Sinistra critica del Prc " -. Una brutta conclusione, per una conferenza che giudichiamo deludente oltre le aspettative». «Ci dichiariamo però molto soddisfatti dell'approvazione di due ordini del giorno, votati trasversalmente da tutte e 5 le mozioni congressuali - proseguono - uno presentato dai Giovani comunisti di Catania, che chiede al Governo il ritiro dall'Afghanistan, e critica l'approvazione del suo rifinanziamento da parte di Rifondazione comunista lo scorso luglio, e uno presentato da Gc militanti nei collettivi universitari romani che condanna i tagli all'università decisi dall'ultima manovrina del governo Prodi».