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«Non penalizzare il programma»

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«Vespa ha un orientamento politico che non è il mio, ma bisogna riconoscergli che si è sempre comportato con grande correttezza - spieha Palermi - anche nei confronti dei partiti minori, cosa che non avviene in tutti i talk show e in tutti i tg». «Non ripetiamo, sia pure su scala minore, episodi che hanno contraddistinto la gestione proprietaria del centrodestra sulla Rai come nel caso di Santoro e Biagi», sottolinea il capogruppo della Rosa nel Pugno, Roberto Villetti. «Il centrosinistra - continua Villetti - deve avere un comportamento esemplare nella difesa anzi nell'ampliamento del pluralismo culturale e politico. È evidente che i palinsesti possono essere cambiati a seconda dei risultati ottenuti, tuttavia la trasmissione di Vespa ha viaggiato sempre su livelli di ascolto molto buoni per cui non si vede proprio a chi possa venire in mente di ridurne gradualmente le puntate magari con la malcelata intenzione di toglierla prima o poi dai palinsesti. Ci auguriamo conclude - che tutte queste ipotesi siano campate in aria». L'unica nota critica giunge da Giuseppe Giulietti, dei Ds: «Siamo sicuri che il Cda della Rai, dove peraltro la destra è in maggioranza - afferma Giulietti - vorrà consentire ad altri autori e ad altri conduttori di poter disporre delle stesse opportunità e degli stessi spazi di palinsesto che sono stati assicurati a Bruno Vespa».

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