De Gregorio: nessun aiuto sulla fiducia
Dopo la «separazione consensuale» come ha detto in modo ironico, dall'Italia dei Valori, De Gregorio prende il largo e fa shopping di parlamentari dall'uno e dall'altro schieramento. «Attraiamo pezzi da una parte e dall'altra», prosegue. L'obiettivo è «la logica delle grandi intese». I conti non tornano perché a inizio mattinata i senatori pronti a passare con lui erano tre, ma di sicuro ancora i transfughi non hanno un'identità. Comunque si vedrà, quel che è certo è che il governo Prodi ha una maggioranza talmente risicata al Senato che anche un solo senatore in meno a votare decreti e fiducie costituisce un grave problema. De Gregorio insomma non farà dormire sonni tranquilli alla maggioranza. Dopo aver lasciato l'Italia dei valori e il suo leader Di Pietro, il senatore pure presidente della commissione Difesa del Senato, cerca di spiegare il suo percorso e racconta di aver lasciato l'Unione per costruire «una forza di interposizione tra i due schieramenti». Non si sente più rappresentato dall'attuale maggioranza e vuole fare il battitore libero. Quindi avverte: niente soccorso in caso di voto di fiducia soprattutto se avesse «come unica ragione la sopravvivenza del governo». Con lui per il momento c'è solo un altro deputato. Si tratta della presidentessa della Federcasalinghe Federica Rossi Gasparrini, eletta alla Camera anche lei nel partito di Di Pietro, che così spiega il suo addio: «Mi sono sentita un numero, ho capito che i peones non contano nulla. Così ha senso fare il deputato solo se hai bisogno di un meritato riposo». Ma lei non ci pensa proprio al prepensionamento: «Quello che mi accomuna a De Gregorio è la voglia di fare, soprattutto in favore dei più deboli e delle famiglie italiane sempre più tartassate e impoverite». Sugli altri aderenti non si sa nulla. De Gregorio smentisce che uno di questi sia Pietro Fuda, deputato eletto con il centrosinistra nella lista dei Consumatori anche se «ne sarei onorato ma credo il suo travaglio non lo porti tra noi». A chi gli chiede se un altro dei suoi sia Cossiga non conferma e non smentisce dice solo che «Il presidente guarda con particolare simpatia alla nostra iniziativa». Di sicuro per il momento può contare, oltre che sulla rete associativa di «Italiani nel mondo», sull'appoggio di Publio Fiori (non rieletto in questa legislatura, dopo aver lasciato sia An che la Dc di Rotondi), ora animatore della Federazione Italiana del Ppe, di Angelo Sandri della Democrazia Cristiana, e a titolo personale di Maria Pia Dell'Utri moglie del fratello gemello di Marcello, uno dei fedelissimi di Berlusconi.