Rossi si dimette e lascia il calcio
Il commissario straordinario Figc, nominato in seguito allo scandalo Calciopoli, ha rassegnato ieri notte le dimissioni insieme ai tre vicecommissari Vito Gamberale, Demetrio Albertini e Paolo Nicoletti. La spiegazione della decisione, arrivata dopo tre giorni di polemiche infuocate relative al nuovo incarico di presidente Telecom ricoperto da Rossi dopo l'addio di Tronchetti Provera, è stata affidata a un comunicato stampa. Ieri, prima dell'addio, c'era stato l'ultimo faccia a faccia tra il commissario, accompagnato dal vice Gamberale, e Gianni Petrucci: quaranta minuti di colloquio che erano serviti al professore milanese per illustrare la relazione sui quattro mesi della sua gestione alla guida della Federcalcio. Alla riunione erano presenti anche il segretario generale del Coni, Raffaele Pagnozzi e i due vicepresidenti Luca Pancalli e Riccardo Agabio. Nel corso del colloquio Rossi evidentemente ha intuito le intenzioni dei vertici dello sport italiano che oggi lo avrebbero sfiduciato se non avesse prima rimesso l'incarico nelle mani di Petrucci. Dopo l'incontro al Coni, il mondo dello sport aveva fatto capire che il mandato del commissario poteva ritenersi concluso. Lo staff commissariale ha però sottolineato di aver avanzato la proposta di far restare Rossi alla guida della Figc, con Gamberale capoazienda e Nicoletti nella sua veste istituzionale, solo per il tempo necessario a mettere a punto la riforma e consegnarla a fine ottobre. Nei temi previsti per la scadenza del commissariamento, senza quindi chiedere il rinnovo del mandato. Proposta che non è stata accolta e che ha fatto maturare la decisione di andare via tutti in blocco. «Rossi insieme ai vicecommissari hanno indicato le condizioni per consegnare la riforma strutturale del calcio - fa sapere lo staff del commissario - dopo aver avuto diversi colloqui con le istituzioni il commissario e i suoi vice, collegialmente e individualmente, constatano che non esistono le condizioni per poter continuare l'opera di risanamento intrapresa. Con questa ragione hanno anticipato che rimetteranno il loro mandato». Con il professor Rossi, come detto, lascia così anche il suo vice Vito Gamberale, che pure era stato indicato come possibile erede, qualora avesse rimandato il mandato solo il professore milanese. A questo punto oggi la Giunta del Coni dovrebbe prendere atto formale delle dimissioni e iniziare a studiare una nuova soluzione. Petrucci per il momento rigetta ogni tipo di pressione circa un suo ipotetico insediamento in viale Allegri. La Giunta potrebbe quindi decidere di aggiornarsi a domani e in queste ore starebbe lievitando l'ipotesi di nominare commissario straordinario un manager che fino ad oggi avrebbe gravitato più fuori che dentro al mondo del calcio. A novembe, in ogni caso, si dovrebbero tenere le elezioni federali, una volta portata a termine la ristrutturazione della Figc e del Codice di giustizia sportiva. Favorito Giancarlo Abete, vicepresidente della Federcalcio dell'era Carraro.