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L'annuncio di Berlusconi: «In Senato «ci saranno sorprese positive per FI»

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Il pericolo che venisse rispolverata la questione del conflitto d'interessi è svanito sotto il peso del caso Telecom che ora tiene impegnata la maggioranza. E con il centrosinistra in evidente difficoltà, Berlusconi sa che è il momento di tornare sulla piazza mediatica e reale. Inoltre è convinto che in Senato «ci saranno delle sorprese» e che al momento opportuno qualcuno della sinistra passerà alla Cdl. Così il leader di Forza Italia da Cortina per la chiusura del convegno degli azzurri veneti, glissa sulle ennesime punture di Casini e si concentra invece a galvanizzare il popolo dei forzisti. Annuncia un'opposizione dura, senza sconti, che non disdegnerà neppure le manifestazioni di piazza perchgè «non sono proprietà della sinistra». La prima buona occasione, dice Berlusconi, è rappresentata dalla Finanziaria. «Sarà a base di tasse e non di tagli fiscali, ci sarà la fiera delle addizionali, delle tasse di scopo, delle imposte rivolte alla redistribuzione del reddito, perchè questo è quello che la sinistra estrema ha in mente da sempre». E siccome «Ds e Margherita sono ostaggi della sinistra estrema, anche se su certe cose la pensano come noi e sono aperti al libero mercato, per restare a tutti i costi al potere sono obbligati a rispondere ai loro diktat». Risultato: «I due partiti più importanti della coalizione non avrano la forza di dire No e quindi approveranno misure come la tassa di successione che colpirà l parte più dinamica dell'economia italiana, cioè le imprese familiari». Quindi Berlusconi chiama all'appello il popolo di Forza Italia dicendosi scuro «della rivincita». Ammette di «aver passato una fase di depressione molto profonda dopo la sconfitta elettorale, seguita da un vero rigetto per tv e giornali». Ma ora dice di voler dare tutto se stesso e di sentirsi «come un 35enne e anche meno». Il Cav indica la strada da seguire e sfodera l'ennesimo sondaggio che dà la Cdl in vantaggio sulla sinistra di un 6%. Incita i suoi all'impegno: «Dobbiamo tirarci su le maniche e impegnarci in modo particolare in Senato dove i numeri della sinistra sono risicatisimi» e fare un'opposizione «intransigente e inflessibile». Berlusconi prospetta anche l'ipotesi del passaggio di alcuni senatori nel centrodestra. In Senato «ci sono dei galantuomini della sinistra che porteranno a un restringimento della maggioranza. Per questo credo che possono esserci delle sorprese positive per noi in Senato. Ha poi escluso che a Palazzo Madama ci possa essere un rafforzamento del centrosinistra. «Credo che nessuno tra coloro che sono stati eletti tra noi moderati passerà con questa sinistra». Nella ricetta per il futuro Berlusconi include la nascita del Partito della Libertà che «riunisca in un'unica forza le anime della Cdl». Ma per fare questo è necessario «tenere unita al acoalizione, pensare a rimetterla insieme compiutamente». Il secondo passo, aggiunge, è rafforzare Forza Italia «mettendo al bando i personalismi». Dal punto di vista della ristrutturazione della macchina, il leader azzurro pensa a «creare uno stuolo di funzionari locali addetti puramente all'organizzazione dell'attività». Della riorganizzazione del partito si sta già occupando il coordinatore Sandro Bondi che di qui a pochi giorni creerà una squadra cn il compito di riscrivere lo statuto di Forza Italia dando maggiore attenzione al radicamento territoriale. L'invito ai vertici forzisti giunti a Cortina è di approfittare di ogni occasione per tornare a far vedere la carica di valori che il partito racchiude. «Dobbiamo politicizzare le elezioni amministrative di primavera - è l' esortazione - ed iniziare una rivincita che riporterà al paese un vero governo liberale».

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