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LA UE interviene nell'«affare» Telecom.

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«Sarà necessario acquisire più informazioni», ha affermato intervenendo ad un incontro organizzato dal Council of Foreign Relations di New York e aggiungendo che prenderà «un caffè con il presidente Romano Prodi». La Kroes ha ribadito che «non si può più parlare di settori strategici» in un mercato unito, composto da 25 Stati diversi. A questo proposito, ha ricordato un provvedimento francese preso nei mesi scorsi e che aveva portato a inserire «tra le industrie strategiche anche quelle dello yogurt. Per questo, anche in quella circostanza - ha concluso - volli capire di più incontrando il premier De Villepin». Proprio ieri Antonio Tajani, Presidente degli eurodeputati di Forza Italia, aveva rivolto alla Commissione Europea una interrogazione parlamentare urgente: «Non ritiene le dichiarazioni del Prof. Prodi lesive della libertà di impresa e della indipendenza dei mercati? Quali iniziative intende avviare a garanzia della integrità del mercato interno e della libera concorrenza? Riscontra violazioni da parte del Governo in merito agli obblighi di comunicazione delle informazioni in suo possesso atte a non creare turbativa del mercato?», ha chiesto Tajani citando i relativi articoli delle direttive Ue. «La decisione dell'azienda di scorporare Telecom Italia da Tim ha provocato la reazione del Presidente Prodi, il quale ha sostenuto di non essere a conoscenza del piano di ristrutturazione e aggiungendo che tali operazioni non possono essere effettuate tenendo all'oscuro il governo - continua l'europarlamentare azzurro - Questo tipo di comportamento presenta i caratteri di una manipolazione del mercato. Tali dichiarazioni del Presidente del Consiglio, difatti, sono state rilasciate agli organi di stampa su una società quotata in borsa e con le contrattazioni di mercato aperte, provocando evidenti fluttuazioni dei titoli e suscitando timore negli investitori». Inoltre, secondo Tajani «le dichiarazioni rese dal Presidente del Consiglio hanno senza dubbio influito sulle decisioni delle società europee ed estere quotate, così come sugli altri eventuali piani strategici dell'azienda».

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