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L'imbarazzo a sinistra Bersani prova a mediare

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Il ministro Alfonso Pecoraro Scanio ha nuovamente insistito sull'utilizzo dei diritti legati alla Golden share, mentre Nicola Rossi (Ds) ha suggerito di usarli solo per garantire che in caso di scorporo di Tim, l'azienda rimanga almeno europea. In serata, a bufera avvenuta, il ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani ha voluto dire una parola di chiarezza: «Si sta parlando del futuro della più grande azienda del paese, almeno per numero di occupati - ha ricordato - Che il governo se ne preoccupi non dovrebbe stupire nessuno. Il problema di Telecom non è stato e non è oggi un problema propriamente industriale - ha aggiunto - ma quello dell'assenza nelle catene di comando di capitali sufficientemente solidi, stabili e strategici. Se è così, è necessario che il modo di ragionare non sia quello di compromettere il futuro industriale con disarticolazioni, vendite e pubblicizzazioni». Quindi, nessun ingresso di Cassa depositi e prestiti nel capitale, ma nemmeno, per lo meno nei «desiderata» del governo, lo scorporo e l'alienazione di Tim. In una giornata al cardiopalma, è passata inosservata una intervista di Gianni Baget Bozzo, consigliere politico di Berlusconi, che ha dichiarato possibile e auspicabile l'acquisizione di Tim da parte di Mediaset.

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