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Strasburgo vota per il Medio Oriente Assenti sei parlamentari diessini

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Eppure, quando si tratta di intervenire concretamente, risulta assente. È accaduto durante la votazione per la risoluzione del Parlamento europeo sul Medio Oriente, nei giorni scorsi. A votare il documento dei 15 deputati dei Ds se ne sono trovati in aula solo 9. Quel testo, passato, alla fine, praticamente all'unanimità, e che riguarda l'intervento militare in Libano basato sulla recente risoluzione dell'Onu, è stato considerato da tutte le forze politiche assolutamente indispensabile. Il mandato delle Nazioni Unite, infatti, risulta vago per quello che riguarda il comando, le regole da seguire e, in alcuni casi, le finalità stesse della missione. E su questo tutti si sono trovati d'accordo. A Strasburgo si è sentita la necessità di una risoluzione di alto valore tecnico che mettesse i paletti giusti al posto giusto e che è stata preparata a tempo di record e votata sia dai Popolari (all'interno dei quali sono i parlamentari di Forza Italia) che dai socialisti (che comprendono i Ds). Ma, come risulta dagli atti, al momento del voto mancavano gli onorevoli Berlinguer, Chiesa, Fava, Gruber, Locatelli e Zingaretti. Gli onorevoli Lavarra, Panzeri e Occhetto hanno votato solo una parte degli appelli. «Eppure si è trattato di un voto importante - ha commentato il capogruppo di Forza Italia al Parlamento europeo Antonio Tajani - Il documento va nella direzione giusta, prevedendo il disarmo degli Hezbollah. La sinistra italiana lo dovrebbe leggere. Bisogna essere europeisti sempre». A. A.

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