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Era indagato per il caso Abu Omar

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Morto il generale del Sismi Pignero

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Era malato da tempo e le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni. Il generale Pignero era indagato nell'ambito dell'inchiesta della procura di Milano sul sequestro, da parte della Cia, a Milano, dell'imam Abu Omar. Nei suoi interrogatori aveva sempre ribadito la correttezza del proprio operato e del Sismi. Il suo finale di carriera è stato amaro. Finito nel tritacarne dell' inchiesta milanese Pignero ha subito anche l'onta degli arresti domiciliari - concessi per motivi di salute, visto che era già malato - disposti il 5 luglio scorso. Oltre 30 anni fa, da capitano dei carabinieri, contribuì all'arresto dei leader brigatisti Renato Curcio ed Alberto Franceschini. L'accusa, per Pignero e per il suo successore nel ruolo di direttore delle operazioni del servizio segreto militare, Marco Mancini, è concorso in sequestro di persona. All'epoca della «extraordinary rendition» dell'imam egiziano a Milano, il 17 febbraio 2003, il generale Pignero era responsabile dei centri Sismi del Nord Italia. Mancini e Pignero, sempre secondo l'accusa, avrebbero collaborato al sequestro, anche sostituendo i capi dei centri Sismi di Milano e Trieste per rendere più agevole l'operazione. Per i due alti dirigenti del Sismi la restrizione della libertà è durata poco più di una settimana. Anche durante i giorni passati ai domiciliari, comunque, a Pignero era stata concessa la possibilità di recarsi ovunque .

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