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«Le critiche dell'Ue sui conti? È il gioco delle parti»

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Insomma, le imprese (ma anche i sindacati) possono aspettare: l'incontro con loro non si svolgerà prima di una settimana, visto che il premier mercoledì partità alla volta della Cina da dove ritornerà il 18. Ma questo non vuol dire che i contatti sono interrotti. Anzi. Prodi proprio in Cina sarà accompagnato da una delegazione di 700 imprese con in testa Luca Cordero di Montezemolo. E inoltre, come ulteriore prova, in conferenza stampa dopo aver partecipato al Summit dell'Asem, il presidente del Consiglio, ha rivelato di aver saputo in anticipo della decisione di Michael Schumacher di ritirarsi dalla Formula Uno proprio dal Presidente di Confindustria (e presidente della Ferrari) qualche giorno fa: «Me ne aveva parlato Montezemolo in uno dei nostri incontri con le parti sociali». Sulla data della convocazione di sindacati e Confindustria sulle misure della finanziaria, Prodi ha quindi ribadito: «I nostri contatti non si sono mai interrotti». Prodi ha poi rassicurato l'Ue sui continui richiami in materia di conti pubbblici. «L'Italia non ha alcuna intenzione di fare quello che altri Paesi hanno fatto in passato», ri spondendo alle critiche del commissario Ue agli Affari economici Joaquin Almunia. «Sono molto tranquillo - ha aggiunto Prodi - perché l'Italia non ha nessuna intenzione di applicare una politica che non la porti ad essere in linea» con le richieste Ue. A chi gli chiedeva un commento sulle dichiarazioni del ministro degli Esteri Massimo D'Alema secondo cui il richiamo di Almunia all'Italia a fare di più nel 2007 è stato «sgradevole», Prodi ha risposto sottolineando che «ognuno fa il suo mestiere. Ritengo che i richiami della Commissione europea facciano parte del dovere di un commissario: non sono mai nè gradevoli, nè sgradevoli. Sono l'applicazione delle regole». L'Italia «non farà nulla che non rispetti i patti sottoscritti» ha ribadito il premier, sottolineando in merito ai richiami di Almunia come in fondo «ci sia un gioco delle parti», ciascuno ha il suo dovere. Intanto spunano altre novità sulla Finanziaria: un bonus per sostenere il reddito delle famiglie con figli da 0 a 3 anni; un fondo per la famiglia per sostenere progetti e iniziative precise sul territorio a sostegno dei nuclei; incremento del fondo sociale; trasformazione delle deduzioni in «detrazioni rimborsabili» per gli incapienti, coloro cioè che guadagnano così poco da non pagare le tasse. Appare dunque sostanzioso il pacchetto famiglia allo studio dei tecnici del governo e che potrebbero entrare in Finanziaria.

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