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Giallo sull'intervista a Franco Frattini Ed è subito polemica

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L'ex direttore dell'Unità e attuale senatore dell'Ulivo Furio Colombo scrive una lettera aperta al presidente della Rai sul giornale vicino ai Ds, critica il modo di fare informazione dell'azienda pubblica e, nel farlo, cita un esempio: un'intervista radiofonica che, secondo il direttore dei Gr di viale Mazzini Bruno Socillo, non era ancora andata in onda quando Colombo impugnava la penna. La lettera esce sulle colonne del quotidiano ieri mattina. E, sempre ieri mattina, il giornalista radiofonico Pietro Mancini parla con il vicepresidente della Commissione Ue Franco Frattini, firmatario della legge sul conflitto d'interessi «targata» Cdl. Così, chi alle 8,45 è all'ascolto e ha comprato l'Unità può leggere già in prima pagina il commento di Colombo sull'intervista che sta andando in onda in quegli stessi istanti. Il merito delle critiche dell'ex direttore viene oscurato dal «giallo». Colombo accusa: «Tutte le domande sono fatte per indurre l'intervistato a raggiungere esattamente il punto già clamorosamente diffuso dalla Casa delle libertà». E aggiunge che il tentativo di «riequilibrare» il servizio con un'intervista a un esponente della maggioranza naufraga poiché la scelta cade su Gennaro Migliore, capogruppo di Rifondazione alla Camera e uno «dei più vivaci contestatori preventivi della Finanziaria - scrive Colombo - E infatti Migliore esordisce con "l'errore di Prodi sta nella decisione di..."». La polemica esplode puntuale. E al calor bianco. Colombo viene paragonato al mago Otelma o, in alternativa, descritto come confidente privilegiato di qualche «gola profonda», una «talpa» interna alla Rai che gli ha anticipato il contenuto dell'intervista. «Caro direttore - scrive Bruno Socillo ad Antonio Padellaro - sono stupito delle arti divinatorie di Furio Colombo che da tempo dedica amorevoli "cure" ai giornali radio da me diretti. Tanta attenzione ha fatto sì che nella sua lunga lettera al presidente Petruccioli apparsa oggi 5 settembre sull'Unità si descrivesse con dovizia di particolari e tanto di frasi tra virgolette un'intervista al commissario europeo Frattini sulla proposta di legge sul conflitto di interessi, a suo dire trasmessa il 4 settembre nel Gr 3. Peccato - precisa Socillo - che noi l'intervista l'abbiamo realizzata e mandata in onda il giorno stesso della pubblicazione della lettera di accuse di Colombo, il 5 settembre appunto, nell'edizione delle 8 e 45». Per Socillo dunque, «delle due una: o Colombo legge nel futuro, e allora farebbe bene a dedicarsi al lotto, oppure, com'è più probabile, qualche gola profonda un po' distratta ha sbagliato nel compilare il quotidiano rapporto sulle nefandezze del direttore». Furio Colombo non si fa pregare, e replica: «È ridicolo che Socillo pensi che qualcuno gli metta le mani nel cassetto - dice - Quella delle spie è un'ipotesi penosa, specialmente per un uomo della mia età, che non vive in Italia e manca dalla Rai da trent'anni. Non è credibile. È credibile invece che io abbia sentio le dichiarazioni di Frattini il giorno prima - prosegue Colombo - Io vado spesso in auto e ascolto molto la radio. Non ricordo l'ora e il canale esatti ma di una cosa sono certo: non sono il mago Otelma». Ma il botta e risposta fra i due non si placa. «Il Senatore Colombo continua ad arrampicarsi sugli specchi. Come peraltro già avvenuto in passato, nel suo lungo e dettagliato articolo cita con puntigliosa precisione testata, orario di messa in onda, e autore del servizio. Peccato che ancora una volta si tratti di una ricostruzione fantasiosa», contro-replica Socillo, citando nuovamente gli orari di realizzazione e trasmissione dell'intervista. «Ribadisco che non ho poteri paranormali - è la risposta di Colombo - ma quello di Socillo è un modo per non rispondere alle critiche su come fa il Gr. Il tema non è il "giallo" sull'intervista. Il tema è come viene gestita l'informazione in Rai. E su questo Socillo tace». Il duello a distanza fra i due giornalisti finisce qui. Le polemiche continuano.

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