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E Capezzone tira fuori il «pizzino»

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Il segretario dei Radicali mostra un foglietto con i nomi dei nuovi dirigenti

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La denuncia arriva dal radicale Daniele Cappezzone secondo cui, nei palazzi della politica (a partire da Montecitorio), starebbe da giorni circolando un fogliettino con scritto il nuovo organigramma Rai. Ci sono scritti, riferisce l'esponente radicale, i nomi di «Riotta al Tg1, Ruffini a Raiuno, De Santis condirettrice o vicedirettrice, Minoli a Raitre, Badaloni a Rainews 24, Braccialarghe alla direzione del personale». E il riferimento al foglietto non è casuale. Ma si richiama a un precedente che risale al 1994, primo governo Berlusconi. Allora Fabrizio Del Noce, che in quel periodo era deputato di Forza Italia di fresca nomina (e oggi è direttore di RaiUno) venne accusato di andare in giro con un «foglietto», appunto, con sopra elencati i nomi dei nominandi della Rai. Stavolta Capezzone ritira fuori il foglietto commenttendo tra la'ltro un errore. Teresa De Santis viene indicata come futura vicedirettrice di RaiUno, carica che ricopre già da cinque anni. Il leader dei Radicali tuttavia chiede l'immediato insediamento della Commissione di Vigilanza. Insediamento invocato al più presto anche da Verdi, Pdci, Italia dei Valori, Popolari-Udeur e da Rotondi della Democrazia Cristiana. L'episodio del foglietto è giudicato «gravissimo», da Bonaiuti. «Un elenco di nomi e di poltrone Rai, - spiega il portavoce di Berlusconi - come ai tempi delle antiche e peggiori lottizzazioni. È un episodio gravissimo, per di più denunciato da un esponente di spicco della stessa maggioranza. Che attendibilità ha quell'elenco? E soprattutto chi l'ha compilato e lo sta facendo circolare?». Che poi, molti fanno notare, guardando bene l'elenco si trova pure un errore perché ad esempio Teresa De Sanctis è già vicedirettore di Raiuno. «Credo che sia una scandalo, una vicenda allucinante», ha commentato il segretario della Fnsi, Paolo Serventi Longhi la denuncia fatta oggi dal deputato della Rosa nel Pugno, Daniele Capezzone sulla Rai. «Capezzone - dichiara Serventi - ha letto un foglietto, gli stessi nomi io li ho letti questa mattina su "Repubblica" e "Corriere della Sera". Il problema è che Berlusconi, la nuova maggioranza, pochissimi nel mondo politico hanno capito che il problema è nel manico. Penso che il problema sia il meccanismo di nomina del Cda Rai, legato allo spoil system. Occorre cambiare radicalmente sistema. Ho sentito molti colleghi della Rai e non ne possono più. Non si può andare avanti così - conclude il segretario della Fnsi - ben vengano le denunce e le dichiarazioni di coloro che dicono basta». Nel frattempo dal centrosinistra - a partire dal vicepresidente del consiglio Rutelli e dal ministro Melandri - invocano in molti la necessità di arrivare presto ad una riforma del criterio di nomina del Cda Rai. «Io sono favorevole - dice Rutelli - a un sistema per il quale la scelta dei vertici sia delegata ad una alta autorità e non in sede parlamentare, un po' come avviene nel sistema britannico». Mentre Melandri pensa «che la Rai avrebbe bisogno di un assetto di governance più neutro, più svincolato dalle dinamiche di maggioranza e minoranza». Mentre il ministro Di Pietro propone che a gestire la Rai siano i giornalisti. E il Ds Giuseppe Giulietti chiede in proposito una riunione urgente della maggioranza per affrontare il nodo delle riforme del sistema radiotv e arrivare presto al voto in Parlamento.

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