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di LAURA DELLA PASQUA E DIRE che fino a qualche giorno fa sgambettava gaudente di festa in festa tirando ...

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Poi ieri quando tutti davano fiato alle trombe, caricando di significati politici il faccia a faccia con Rutelli alla Festa della Margherita, ecco che laconico è arrivato il comunicato del portavoce Paolo Bonaiuti. Berlusconi non potrà partecipare perchè affetto da una forte tracheite. Una bronchite che il Cavaliere si sta trascinando da giorni e che, a quanto pare, si sarebbe aggravata nelle ultime ore in modo tale da rendergli impossibile parlare. «Ma chi ci crede» è stato il commento che è subito rimbalzato tra le file della Cdl e alla festa della Margherita. L'immagine di Berlusconi allettato con l'antibiotico sul tavolino stona un po' con quella che Berlusconi ha voluto far circolare sulla stampa per tutta l'estate. Un presidente pirotecnico che una ne fa e cento ne pensa per stupire e deliziare i suoi ospiti nel villone di Porto Rotondo: dalle finte colate laviche alle pizze impastate da lui stesso, alle improvvise incursioni nei locali, alle stornellate con l'amico Apicella. Per non parlare della breve fuga con mascherata a Marakech per festeggiare i cinquant'anni della moglie Veronica. Con tanto adrenalinico vigore, tutti si aspettavano un rientro sulla scena politica roboante e non che desse forfait per una tracheite. Ma il Cav questa estate vorrebbe prolungarla all'infinito. A Porto Rotondo si diverte e di rimettersi a discutere con Casini non ne ha nessuna voglia. Lo si è capito nell'apparizione flash al Meeting di Rimini in look casual e cn il sorriso a tutta faccia anche a chi ha voluto pungolarlo con le dichiarazioni di Casini. Così ieri erano in pochi a credere al Berlusconi afono. Anche lo scorso inverno aveva detto che era bloccato da una sciatalgia e poi, inaspettatamente si è materializzato al convegno della Confindustria a Vicenza infiammando la platea e creando un caso politico con Montezemolo e il «nemico» Della Valle. L'assenza a Caorle ha scatenato la solita ridda di ipotesi sul significato politico dell'assenza. Allora c'è dell'altro. Ma cosa? Qualcosa è filtrato tra le file di Forza Italia. Si parla di un Berlusconi infastidito negli ultimi giorni dal pressing a cui lo hanno sottoposto alcuni giornali che gli sarebbero amici. Non avrebbe affatto gradito quel «se ci sei batti un colpo» o il richiamo del senatore Guzzanti. L'ex premier in sostanza si sarebbe sentito tirare per la giacca, chiamato a occupare la scena mentre i suoi alleati o sono latitanti (è il caso di Fini) o sono impegnati a stuzzicarlo con la solita moina dell'inciucio (è il caso di Casini). E lui che questa estate se l'è proprio goduta come non faceva da anni (sono i suoi fedelissimi a dirlo), vuole tornare sulla scena politica non perchè strattonato. Non ha gradito neppure che si caricasse di eccessivo significato politico il confronto con Rutelli come pure l'intervento, previsto per sabato, al seminario di studi di Gubbio. Prima di parlare, di «dire qualcosa di centrodestra» Berlusconi vuole avere chiaro il quadro degli equilibri dentro la Cdl, vuole avere chiaro che tipo di opposizione fare. Così pure prima di fare annunci roboanti su rivoluzioni copernicane in Forza Italia vuole procedere con i piedi di piombo. Sabato prossimo sentirà Bossi e lunedì vedrà Fini. Contatti saranno presi anche con il leader dell'Udc Cesa. Guai a tirarlo per la giacca.

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