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IN ARRIVO un vertice della Casa delle libertà.

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E anche se la data non è stata ancora fissata, la decisione è presa. Anzi, in un primo momento il Cavaliere era convinto a vedre gli alleati in tempi brevi. Anche in questa settimana. Poi, però, il calendario fitto hanno imposto una sorta di slittamento. Berlusconi infatti sarà oggi alla festa della Margherita a Caorle, vicino Venezia, dove si confronterà con Francesco Rutelli. E sabato dovrebbe andare invece a Gubbio, al seminario di Forza Italia: in quest'ultima occasione dovrebbe anche annunciare il riassetto interno del suo partito. Dopo, si tornerà ad occupare della coalizione. Nel week-end Berlusconi dovrebbe avere una cena con Umberto Bossi, lontano dagli sguardi indiscreti. E il luogo più adatto per questo genere di incontri resta ancora la villa di Arcore. Proprio per questo il Cavaliere dovrebbe far slittare alla prossima settimana i possibili appuntamenti con gli altri partner dela coalizione. Prima è possibile che il Cavaliere abbia colloqui con Gianfranco Fini, visto che il leader di An è appena rientrato da una breve seconda tranche di vacanze. Con l'Udc i telefoni languono. Nessun contatto con Casini, il rapporto di reciproca diffidenza rimane. Tuttavia, Berlusconi sembra intenzionato a riprendere l'iniziativa con il partito di via Due Macelli. Quale? «Ora fermi tutti, vediamoci tutti e rinsaldiamo la coalizione», ha spiegato Berlusconi ai suoi consiglieri. Ma sul «come» anche il Cavaliere sembra avere le idee piuttosto confuse. L'idea che sembra avere avere fatto maggiore breccia nella sua mente è ancora quella della federazione della Cdl, una tappa intermedia vero il partito unico; un percorso che comunque ritiene avviato. Ne sembra convinto anche Beppe Pisanu, da poco rientrato nelle grazie del Cavaliere: «Il cammino verso il partito unico dei moderati italiani è già avviato e, alla lunga, nessuno potrà fermarlo», dice l'ex ministro dell'Interno. «Naturalmente ci sono ancora problemi aperti tra Fi, An e Udc e occorre del tempo per risolverli - confessa il senatore azzurro -. Il processo unitario, comunque, è destinato ad andare ben oltre la Cdl, fino a coinvolgere le espressioni più diverse di quell'area moderata che è largamente maggioritaria nel paese. Questo - conclude Pisanu - è l'aspetto più importante della nostra iniziativa». Sembra invece tramontare (ma in realtà non ha mai visto l'alba) l'iniziativa lanciata dal senatore di Forza Italia Paolo Guzzanti di avviare girotondi della Cdl per spronare Berlusconi: «Su queste manifestazioni estreme mi trovo a disagio. Io credo che il centrodestra sia sostanzialmente una agglomerazione di persone moderate che vogliono vedere riconosciuti i loro diritti», replica Paolo Bonaiuti, portavoce di Silvio Berlusconi. «I girotondi - aggiunge Bonaiuti - sono stati una manifestazione molto spiacevole della sinistra fin dall'inizio del nostro governo e io credo non sia il caso di ripetere, noi moderati, gli eccessi che ha compiuto il centrosinistra e che purtroppo ci ha portato alla situazione in cui ci troviamo». «I girotondi lasciamoli fare a Moretti e ai suoi - conclude Bonaiuti -. Non sono cose che rientrano nello spirito di tolleranza e apertura del centrodestra». F. D. O.

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