GIORGIO Napolitano farà un tour delle capitali del Vecchio Continente per rilanciare il cammino dell'integrazione ...
Il capo dello Stato si recherà la prossima settimana a Parigi, dove avrà colloqui con il presidente Jacques Chirac. Il 26 settembre sarà a Budapest. Poi, in ottobre, andrà a Londra. È lo sviluppo di una iniziativa che ha preso le mosse, lo scorso luglio, da Berlino. Napolitano ritiene che il momento sia particolarmente favorevole, che l'intesa unanime che si è realizzata fra i partner europei per l'invio della missione in Libano apre una nuova prospettiva: ha rivelato, ha detto il capo dello Stato ieri in videoconferenza con Cernobbio, che i Venticinque riconoscono la necessità di esprimersi in politica estera «con una voce sola», «siamo dunque di fronte a un perfino inaspettato rilancio dell'Europa». In sostanza, secondo Napolitano, si è aperto uno spiraglio per riprendere il cammino di costruzione dell'Europa politica delineata dal Trattato Costituzionale ed è opportuno impegnarsi per rafforzare questa prospettiva. Nei colloqui che avrà a Parigi, Budapest e Londra, il presidente intende mettere l'accento sulla delicata situazione in Medio Oriente e sulla necessità di un impegno maggiore dei partner per rafforzare e rendere più efficace la politica estera e di sicurezza Comune dell'Unione Europea. Il «pessimismo» dei mesi scorsi, «le sentenze più o meno liquidatorie» sulle sorti dell'integrazione europea, ha sottolineato Napolitano, hanno ceduto il passo a «un momento di rinnovata fiducia», e dunque chi veramente crede nel futuro dell'Europa unita deve rimboccarsi le maniche. Insomma, anche in materia europea Napolitano ha deciso di raccogliere il testimone del suo predecessore Ciampi, che fece dell'impegno comunitario uno dei pilastri del Settennato.