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TELESE — Alla festa dell'Udeur a Telese tiene banco Antonio Di Pietro che replica al leader dell'Udeur ...

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Il Guardasigilli venerdì aveva ventilato l'ipotesi di ridurre a soli due gradi di giudizio il processo civile per snellire i tempi dei procedimenti e velocizzare i processi. L'ex pm Di Pietro, però, non è d'accordo. «Due gradi di giudizio per i processi civili? C'è anche un altro modo di velocizzare, quello di non fare affatto il processo», dice ironico il ministro delle Infrastrutture, che non condivide la proposta lanciata dal ministro della Giustizia. «Il problema non è quello di ridurre a due i gradi di giudizio, ma di velocizzare i gradi di giudizio - ha spiegato Di Pietro - attraverso un aumento delle strutture, un miglioramento del codice di procedura civile, attraverso un aumento dell'apporto finanziario». «Mastella ha un modo per trovarmi d'accordo sia per la Finanziaria che per i provvedimenti a seguire - ha concluso Di Pietro - : impegnarsi fortissimamente non per mandare fuori i delinquenti, ma per aumentare i fondi della Giustizia». Riguardo alla legge sul conflitto di interessi, Di Pietro afferma: «L'incompatibilità non risolve il problema. Sta al conflitto di interessi come i buoi stanno alla stalla dopo che sono usciti». Il ministro per le Infrastrutture parla chiaro e dice che non c'è nulla contro Berlusconi: «Noi riteniamo che così come previsto da una legge del 1957, coloro che si trovano in una particolare situazione, in un particolare ruolo, devono essere dichiarati ineleggibili», aggiunge Di Pietro, che fa in merito ai casi di ineleggibilità alcuni esempi: «tra questi ci sono i questori, i prefetti, i magistrati, e anche i concessionari di servizi pubblici, fossero essi concessionari di autostrade, di acquedotto, ma soprattutto di frequenze tv». «Siccome è una legge del 1957, e sia io che Berlusconi avevamo i pantaloni corti, dire che è fatta contro di lui è un'ingiustizia - dice Di Pietro - viceversa si continua a fare ingiustamente un favore a chi si trova in una condizione di ineleggibilità». «Chi è proprietario o titolare dell'informazione e ha il dominio dell'informazione - conclude Di Pietro - la utilizza per farsi eleggere e per avere una maggioranza in Parlamento. Una soluzione di questo genere non è contro Berlusconi, ma è per smetterla di avvantaggiare ingiustamente alcune persone rispetto ad altre nel momento più importante della democrazia, le elezioni». Anche il ministro della Sanità Livia Turco ha parlato ieri alla festa dell'Udeur a Telese, appellandosi proprio a Mastella per il problema dei fondi alla sanità: «Spero di avere Mastella alleato al Consiglio dei Ministri, affinché la sanità abbia la giusta considerazione e per riparare allo sbaglio che il governo ha fatto verso gli infermieri». Livia Turco, rivolge un vero e proprio appello al guardasigilli e ribadisce che è «impegnato ad applicare scrupolosamente la legge-delega che istituisce gli ordini professionali». «Una legge importante per riconoscere piena dignità alle professionalità - sottolinea la Turco - Spero che Mastella sia attento a cogliere le specificità degli ordini e a dare risposta al riconoscimento delle professionalità. Sono qui a Telese oltre che per amicizia anche per interesse». Livia Turco sottoline che nella prossima Finanziaria non ci saranno nuovi ticket sulla sanità. La Turco aggiunge poi che quelli da lei indicati nei giorni scorsi sono ticket già applicati in alcune Regioni per combattere le inefficienza.

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