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«QUANDO Rutelli arriva a dire che lo Stato deve addirittura programmare e pianificare le ferie di una ...

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Secondo Calderoli, «la libertà cessa in questo modo di essere tale e diventa, invece, un ingranaggio della macchina-Stato, che ti programma le ferie, i figli, il lavoro, esattamente come avveniva nella grande Madre Russia». E aggiunge: «Questi modelli hanno fallito e sono stati condannati dalla storia in tutto il mondo, ma oggi li vediamo invece riproporre come modello qui in Italia...». «Credo che in questo Paese, ormai sempre più nelle mani di una sinistra onnivora, sia messa a serio rischio la libertà individuale e sia indispensabile correre ai ripari», ha dichiarato Isabella Bertolini di Forza Italia, commentando «l'ultima di una lunga serie di iniziative assunte dall'Unione nell evidente tentativo di imporci regole di vita dalla culla alla morte. «Mi riferisco - prosegue la parlamentare azzurra - alla ennesima boutade del vicepremier Rutelli che vorrebbe addirittura obbligare gli Italiani a cambiare radicalmente le abitudini sulle vancanze. Una vera e propria barzelletta che però, se si guarda insieme a tutto il resto, non può che creare gravi preoccupazioni per l'arroganza e la supponenza mostrate dai vertici dell'Unione nei confronti degli Italiani, ritenuti evidentemente incapaci di decidere da soli e di avere quindi la libertà di scelta. Non è infatti difficile capire che la sinistra ha incominciato le grandi manovre per l'occupazione totale del Paese. Di qui, il grande fratello fiscale di Visco che spia i conti e le spese di tutti, le false privatizzazioni di Bersani che opprimono le libere professioni e vessano la piccola imprenditoria mentre concentrano il potere economico nelle mani delle coop e di Istituti bancari amici, l occupazione totale dei media pubblici con la Rai che sta diventando la Rau, la Radio televisione dell'Unione. È uno scenario terrorizzante che deve far molto riflettere e - conclude Bertolini - che deve spingerci a rifiutare fin da subito questa occupazione liberticida». Per Antonio Martusciello, componente della consulta del presidente di Forza Italia, «questo esecutivo deve chiarire al più presto agli italiani la sua posizione sul turismo. Se apprezziamo il suggerimento del vicepremier Francesco Rutelli, che ha sottolineato più volte la necessità di incrementare i flussi turistici nel nostro Paese, dobbiamo però notare che è passato poco tempo da quando il premier Romano Prodi ha ammesso di non credere nei progetti pilota per richiamare più stranieri, ma che piuttosto intende puntare sullo sviluppo industriale. Ancor più grave - prosegue Martusciello - è il fatto che le sollecitazioni provenienti dal governo, se pur contraddittorie, non trovino alcun riscontro a livello locale, a partire da ciò che si osserva nella Regione Campania. Intanto - aggiunge l'esponente azzurro - nel ventaglio quotidiano di ipotesi suggestive, avanza persino la possibilità di un'eruzione finta del Vesuvio per richiamare più turisti. L'evento shock, di cui si parla ufficiosamente, dovrebbe essere gestito dalla Protezione civile. Palazzo Chigi può dare tutte le indicazioni che vuole, ma va notato che non si è inventato nulla di nuovo. Questa idea, infatti, si deve originariamente a un movimento artistico che operò negli anni Sessanta in Campania».

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