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Gli enti locali sono già pronti alla battaglia

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La reazione di Comuni e Regioni è stata immediata anche se per il momento ci si confronta solo su indiscrezioni. «Adesso - dice Vasco Errani, presidente della Conferenza dei presidenti delle Regioni - comincia il confronto di merito fra le istituzioni sugli interventi della prossima legge finanziaria. L'obiettivo che le Regioni si pongono e che hanno ribadito in tutte le sedi è quello di sottoscrivere un patto per un efficace governo della spesa pubblica, a partire dalla sanità, in cui ciascuno si assuma le proprie responsabilità per il finanziamento adeguato dei livelli essenziali di assistenza». «I prossimi giorni saranno importanti e il confronto si intensificherà per definire questo patto che - conclude Errani - rappresenta il passo necessario e imprescindibile per il rilancio dello sviluppo e il governo della spesa». Per i Comuni è fondamentale che nella Finanziaria 2007 si accantoni definitivamente il criterio del tetto di spesa avviando una nuova politica dei saldi, una manovra puntata sulle entrate per gli Enti locali che abbiano ridotto il disavanzo così come è già previsto nel Dpef. Fabio Sturani, vice presidente dell'Anci e responsabile Finanza locale dell'Associazione nazionale dei Comuni, si rivolge al governo: «Si deve ripartire dal Dpef e cioè da una politica dei saldi, dalla differenza tra entrate e uscite, dando così modo ai Comuni che hanno ridotto la spesa di intervenire sulle entrate». Chiede al governo di prevedere dei «sub comparti che diano modo distintamente a Comuni, Regioni, Province, Comunità montane di «compartecipare per la loro quota». «Ognuno dovrebbe versare la sua quota pro-settore. I Comuni sono disposti a fare la loro parte - spiega Sturani - ma nella consapevolezza che siamo un fondamentale motore di sviluppo. Non dimentichiamo che il 70% degli investimenti della Pubblica Amministrazione deriva proprio dai Comuni».

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