La Cdl
Urso (An): no al gioco delle tre carte sui conti
Maurizio Sacconi di Forza Italia sottolinea che la manovra dovrà «rispettare il Dpef nonostante le propensioni di molti ministri a incrementare la spesa corrente, come nel caso del pubblico impiego e della previdenza e la ben poca o nulla attitudine a ridimensionarla nei grandi comparti ove si concentra. Tutti gli sforzi del governo sembrano concentrarsi solo sulla leva fiscale, attraverso la promessa tutta demagogica di contrasto dell'evasione e la volontà». Incalza Adolfo Urso di Alleanza Nazionale. «L'altolà della Commissione europea e' un pessimo segnale per il Governo e la sua maggioranza, che dovranno smetterla con il gioco delle tre carte». Per Urso è «assolutamente necessario che il ministro dell'Economia chiarisca in Parlamento quale è l'intenzione dell'esecutivo, anche alla luce del brusco richiamo europeo sulla necessità di rispettare i patti sul rientro del deficit. Spalmare i tagli non è un'ipotesi, è una truffa contabile a cui nessuno crede».