Le reazioni

Il ruolo di Cl? Ha già rifiutato di promuovere i Circoli della Libertà. I fischi a esponenti del centrosinistra? Bersani è stato applaudito». L'ovazione che ha accolto il discorso di Berlusconi e gli applausi tributati a Tremonti non sembrano preoccupare più di tanto il centrosinistra. Quello che è accaduto al Meeting di Rimini, stando a quello che emerge dalla maggioranza, è del tutto fisiologico e nessuno si aspettava un trattamento diverso. Tutto bene quindi? Non proprio se la cattolica Binetti è stata fischiata e la consegna dei cattolici schirati con centrosinistra è quello di serrare le fila e ribadire che comunque certi valori del credo cristiano, quelli della famiglia e della difesa della vita, non saranno traditi e che non verranno svenduti alla sinistra estrema sull'altare della compattezza della maggioranza. Insomma ai fischi di Cl i cattolici di sinistra rispondono che il centrosinistra ha dimostrato di saper esprimere i valori del cattolicesimo nel programma e nell'azione del governo. Così per il ministro Rosy Bindi la reazione dei giovani ciellini «non è una novità» e quindi «non deve destare alcuna preoccupazione». Il vicesegretario dell'Udeur Antonio Satta sottolinea che Cl «non è espressione di tutto il mondo cattolico ma è circoscritta in uno spazio ben definito». E ribadisce che le posizioni del centrosinistra non sono contrarie ai valori della Chiesa. «I pacs non rientrano nel programma del governo». Quanto agli applausi che hanno scandito il discorso di Berlusconi «c'era da aspettarselo che l'ex premier si sarebbe portato dietro la claque. A Rimini sono arrivati interi pullman di sostenitori di Forza Italia». E poi la «sua idea dei Circoli della Libertà non ha avuto l'accoglienza che si aspettava. I dirigenti di Cl hanno fatto capire chiaramente che il movimento non ha alcuna intenzione di trasformarsi nel braccio armato di Forza Italia e di tradire la sua vocazione». Ma allora i fischi alla cattolica Binetti? Pierluigi Castagnetti, vicepresidente della Camera e uno dei big della Margherita, sdrammatizza. «I fischi sono indicativi dela difficoltà da parte dei giovani di Cl che la politica è il luogo della mediazione e se è vero che la fede suggerisce principi non negoziabili, la politica è il momento della negoziazione dei risultati». Castagnetti poi respinge con forza la tesi che l'atteggiamento negativo al Meeting verso gli esponenti della maggioranza sia il risultato della politica del centrosinistra indifferente ai valori cattolici. «Niente di tutto questo. I cattolici del centrosinistra non hanno mai votato provedimenti che in qualche modo potessero essere contrari alla fede. E poi sia chiaro - aggiunge - se i giovani ciellini possono aver vissuto con amarezza il risultato politico della Cdl, i vertici di Cl hanno dato segnali al centrosinistra di voler dialogare». Marina Sereni della segreteria Ds, non è stupita dagli appalusi a Berlsuconi. «Molti esponenti di Forza Italia, a cominciare da Formigoni, fanno parte del movimento di Cl. Inoltre come era logico l'ex premier si è portato dietro una coprosa claque. Se così non fosse dovrei, sì, preoccuparmi. Un'Italia che chiude le frontiere alla multietnia come vorrebbe Berlusconi è contraria allo spirito di Cl che ha sempre cercato il dialogo con la pluralità delle culture». E poi: «Cl non rappresenta tutto il mondo cattolico e non va dimenticato che il ministro Bersani è stato applaudito e il decreto Visco-Bersani ha riscosso apprezzamenti dai vertici della Compagnia delle Opere». Ma da Forza Italia arrivano commenti entusiastici sul Meeting. Per Renato Schifani, capogruppo al Senato, «I fischi ai leader della sinistra sono il sintomo del malessere dei cattolici nel centrosinistra come anche le dichiarazioni di Rutelli stanno a dimostrare». Il Meeting per l'esponente azzurro segna anche «il ritoro in campo di Berlsuconi, il superamento delal fase della sconfitta e l'avvio di una politica non inciucista, di nessun dialogo al buio ma un'opposizion eincisiva e responsabile».