«Roma Capitale, la legge non si è vista»
A ieri, infatti, era stata fissata la scadenza per promulgare la legge speciale per concedere i finanziamenti per la città eterna: a lamentare anche la scarsa informazione dei tg regionali sui quali, in merito, non sarebbe stata data notizia. «Oggi sono 100 giorni dall'insediamento del governo Prodi e, nonostante il solenne impegno sottoscritto dal sindaco Veltroni e dal presidente del Consiglio, non c'è nessuna traccia della legge su Roma-Capitale», ha detto Gianni Alemanno, parlamentare di An ed ex sfidante di Veltroni nella corsa al Campidoglio durante le passate Amministrative. «Ci ricordiamo tutti continua Alemanno - la "solenne" firma del protocollo tra Veltroni e il premier Prodi, che impegnava il governo a presentare un disegno di legge entro i primi cento giorni dal suo mandato, e ci ricordiamo anche di come l'impegno per una legge istituzionale sui nuovi poteri per Roma è stata fatta pesare durante le ultime elezioni amministrative della Capitale. Da allora ad oggi non c'è nessuna traccia del disegno di legge che il governo avrebbe dovuto presentare, nè alcun dibattito in consiglio comunale per un comune impegno di maggioranza e opposizione a realizzare questa legge, di cui peraltro non c'è traccia neanche nelle previsioni finanziarie del Dpf comunale. Invitiamo il sindaco - ha concluso Alemanno - dopo l'archiviazione della montatura propagandistica dei cento giorni, ad aprire un dibattito serio sulla legge di applicazione costituzionale e sulla trasformazione della vecchia legge su Roma-Capitale. Se non lo farà il sindaco sarà l'opposizione a chiedere a settembre un consiglio straordinario su questo tema su cui c'è - almeno a parole - la convergenza di tutte le forze politiche capitoline». «Le promesse di Prodi e Veltroni in campagna elettorale si sono rivelate il solito bluff», ha detto il capogruppo di An in Campidoglio Marsilio: «I famosi 100 giorni sono passati e finora c'è stato solo l'annuncio dei Poteri Speciali per il traffico. In ogni caso, quando accadrà, questo non distinguerà la città di Roma da altre città d'Italia che hanno già avuto il riconoscimento di questi poteri. Una legge speciale per Roma capitale della Repubblica - ha osservato il capogruppo di An - è ben altra cosa. Non intendiamo restare fermi a guardare, nè fare il tifo per il "tanto peggio tanto meglio". Alleanza Nazionale è una opposizione responsabile che lavora per il bene della città ed è pronta a prendere l'iniziativa per costringere il governo a mantenere l'impegno preso». «Mi aspetto una chiara presa di posizione da parte del sindaco», ha detto il vicepresidente del Consiglio Comunale Vincenzo Piso (An) e «non vorrei che questo ritardo sia dovuto a gravi responsabilità dello stesso Comune che non è stato in grado di impegnare adeguatamente i fondi disponibili per la Capitale, dimostrando incapacità amministrativa».