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CONTINUA la polemica scatenata dall'Ucoii, dopo la pubblicazione su alcuni giornali italiani di un documento ...

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Ieri il ministro dell'Interno Giuliano Amato è stato a colloquio con il presidente dell'Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane) Renzo Gattegna. Il Comitato presieduto dal ministro ha giudicato il documento una «violazione di un sentimento fondate della democrazia europea e italiana, vale a dire l'esecrazione dell'olocausto, quale sterminio». Gattegna ha apprezato come Amato ha dedicato profonda analisi al documento e soprattutto è stato rilevato dai due che «è stato redatto con molta intelligenza. Con una parte esplicita e una implicita». In sintesi, un attacco forte ad Israele che nasconde un altremodo forte attacco all'ebraismo, per attirare dell'odio. «Durante l'incontro è stato anche accertato da alcuni componenti del ministero dell'Interno — spiega Gattegna — un grave incremento di episodi di antisemitismo in Italia. È un atiebraismo mascherato da antisionismo e non è più soltanto una violenza da parte di gruppi di estrema destra». Chiaro il riferimento a un nuovo tipo di odio anti-ebraico proveniente dall'islam più estremo. Rispetto a chi aveva proposto la soppressione della Consulta islamica, però, il presidente Ucei ha voluto precisare che non c'è stata una «esplicita richiesta di escludere nessun organismo. Riteniamo però — ha spiegato — che si debba verificare in maniera attenta quella che è la rappresentività all'interno delle organizzazione islamiche, tenendo anche presente che l'Ucoii nella sua pubblicazione ha richiamato argomenti che sono poi quelli dei "Fratelli musulmani" e di Hamas, associazioni entrambe considerate terroristiche». Ora lo stesso Ucoii si trova spezzato a metà, con i musulmani moderati in antitesi con la linea dei suoi rappresentanti, e gli estremisti a sostegno. Fab. Per.

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