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di EMANUELA ZONCU «LA BINETTI è stata fischiata dai suoi stessi elettori, ma non perché ha accettato ...

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In politica si deve pensare anche a non rimanere isolati, certo, ma non si possono sacrificare i valori in nome di vincoli politici». Quei fischi contro la senatrice della Margherita Paola Binetti nel corso del suo intervento sui Pacs al Meeting di Comunione e Liberazione, per l'ex ministro dei Beni Culturali Rocco Buttiglione (Udc), sono stati sbagliati almeno quanto la reazione della Binetti: «Cl non è un braccio politico di Forza Italia ma un movimento del quale fanno parte tante persone con posizioni politiche diverse». Che non possono fischiare nessuno? «Che non dovrebbero farlo. Io sono uno dei vecchi di Cl e Giussani ci insegnava ad ascoltare tutti. Ma la ragione dei fischi non è sicuramente dettata dalla scelta politica della Binetti». Come fa a esserne certo? «Altrimenti il popolo del meeting avrebbe fischiato anche Marini. Stare con la Margherita è lecito ma quando in Parlamento entrano determinati temi deve valere il criterio della coerenza non della coalizione, non si può scegliere una strada solo per rispettare dei vincoli politici». Quali sono i problemi dei cattolici a sinistra? «Il problema più grande si chiama Zapatero o tendenza zapaterista» E cosa significa? «Portare avanti una tesi che sostituisce alla lotta al capitalismo quella al cattolicesimo. Cosa sta facendo Zapatero nella sua politica economica di sinistra? Nulla. Spara sugli immigrati come combatte contro tutto quello che è cattolico. E anche in Italia la maggior parte della sinistra sposa quella tendenza, ecco perché dico che la vita dei cattolici di sinistra sarà sempre più difficile». La "sinistra zapaterista" è quella che vincerà anche sui Pacs? «È una sinistra importante, certo. Dentro c'è Rifondazione Comunista, i Verdi, i Comunisti Italiani, i radicali, una parte dei Ds e una parte di quella Margherita che considera l'unità di coalizione come il sommo bene in virtù del quale si sacrifica tutto, valori compresi». Quindi la strada per arrivare al riconoscimento giuridico di tutte le coppie di fatto è in discesa? «No. I pacs non si devono fare. Se riusciamo a mantenere l'unità dei cristiani sui valori possiamo affrontare questa sinistra in Parlamento e abbatterla. Dipende dalla capacità dei cattolici di sinistra di difendere le loro posizioni. Devono votare secondo coscienza e avere il coraggio di dire "no" anche se può significare essere sconfitti. Devono riuscire ad andare oltre gli interessi politici». Qualcuno ha detto che la senatrice Binetti è ispirata dal Vaticano e che a settembre si chiederà di portare il testo in Parlamento. «Chi l'ha detto?» Boselli, per esempio. «E questa è l'esemplificazione del mio pensiero. Su tre temi la sinistra dovrebbe dire "scegliete liberamente!". E non parlo certamente di Finanziaria, ma di famiglia, vita e istruzione. Perché sono temi importanti. Se questa sinistra assume la guida di tutta la maggioranza la vita dei cattolici in quello schieramento sarà davvero dura». Cosa ha fatto il precedente Governo per la famiglia? «Non ha fatto molto ma qualcosa l'ha fatta eccome. Ha alleggerito il carico fiscale di molte famiglie e proposto il bonus per i bambini che nascono, iniziativa che ora la sinistra sta copiando. Chi sta in piedi guardi di non cadere e chi ha sbagliato impari la lezione. Binetti compresa: a settembre sul tappeto ci saranno temi importanti come la famiglia o l'eutanasia e lei dovrà dare il suo contributo».

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