Pisanu
«Serve un tagliando per la legge»
Lo ha sostenuto l'ex ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu intervenendo a Radio 24. «Come ogni legge innovativa, la Bossi-Fini è certamente perfettibile. Già due anni fa - ha ricordato l'esponente di Fi - avevo parlato della necessità di "fare il tagliando" anche perché nel frattempo il fenomeno immigrazione si è evoluto. Si tratta di adeguare la legge al fenomeno, che va guardato in faccia per la sua reale consistenza. L'immigrazione clandestina via mare è solo 15% del totale, il restante 85% arriva con altri mezzi come normali turisti, solo che una volta scaduto il permesso resta in Italia. L'immigrazione clandestina via mare - avverte l'ex ministro dell'Interno - non ha nulla a che fare con la Bossi-Fini, che al contrario ha adottato misure di rigore che la scoraggiano. Non la scoraggiano iniziative come quelle adottate nelle due enclave spagnole del Marocco a Ceuta e Melilla, dove sono state erette barriere di filo spinato alte sei metri e dove si è sparato addosso ai clandestini. La Bossi-Fini ha eretto barriere giuridiche. I clandestini via mare partono indipendemente dalla legge. Il problema va risolto non dal momento dell'imbarco in poi ma prima che i clandestini partano. Si tratta - aggiunge Pisanu - di aiutare i paesi di origine degli immigrati a svilupparsi in maniera che aumentino le opportunità di lavoro e di qualità della vita e di fare degli accordi con i paesi di transito, in modo da vigilare sulle frontiere ed evitare sbarchi avventurosi per evitare le tragedie del mare. L'Europa può fare molto ma non possiamo illuderci che possa dare risposte in tempi brevi». La proposta del pattugliamento costiero, da affidare a unità della marina dei paesi Ue è difficilmente praticabile «perchè non ci sono le risorse» e sarebbe efficace solo «se fosse possibile riaccompagnare le imbarcazioni intercettate ai porti di partenza. Quello che possiamo fare subito è provare con la Libia a contenere il numero degli sbarchi, evitando che le carrette partano e, allo stesso tempo, intensificare la lotta a grandi organizzazioni criminali che lucrano sul trasporto dei clandestini».