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«Troppa disinvoltura da parte del Governo»

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«Il voto sulla missione non è stato una prova di maturità come afferma Romano Prodi, in quanto si è maturi quando si votano regole chiare, cosa che fino ad oggi non c'è. Si va in quell' area senza alcun chiarimento - sostengono i senatori Stiffoni e Divina della Lega Nord - né all'interno del Parlamento italiano, né tantomeno al Palazzo di Vetro». La soluzione, secondo i due senatori «può essere una sola: coinvolgere militarmente la Russia, sia per il ruolo che ha nei confronti di Iran e Siria, sia perchè nel '48 un terzo della nascente nazione di Israele era formata da gente proveniente dall' Urss». Osvaldo Napoli, membro del direttivo del gruppo di Forza Italia alla Camera, sottolinea che «Germania e Francia danno l'idea di andare in Libano con un profilo bassissimo, solo (come si diceva un tempo) per mostrar bandiera» e che quindi Prodi dovrebbe chiedersi il perchè di tanta prudenza. «Finora - continua - ci è stato spiegato che cosa "non faranno" i nostri soldati: non devono disarmare hezbollah; non devono sparare se ravvisano intenzioni ostili, ma si sa che cosa faranno i soldati italiani, per conto di chi e sotto quale comando?». Piovono perplessità anche dall'ex ministro dell'Interno Pisanu: «Mi preoccupa la disinvoltura del nostro governo di fronte alle crescenti perplessità degli altri Paesi. Altrettanto mi preoccupa quella parte della sinistra che vuole andare in Libano per venir via dall'Afghanistan. In questo modo pensa di prendere due piccioni con una fava, anzi quattro: perchè tutela Hezbollah, soccorre i Talebani, esalta il ruolo politico-militare dell'Onu e mortifica quello dell'Alleanza Atlantica».

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