La nazionale di basket libanese batte il Venezuela
Giocatore dedica vittoria ad Hezbollah
Rony Faed, play della nazionale libanese, festeggia così la vittoria ottenuta ai Mondiali di basket contro il Venezuela. Le parole di Faed, sciita, costituiscono un'eccezione nello spogliatoio della squadra. La guerra che nell'ultimo mese ha devastato il sud del Libano, ovviamente, è un elemento che ricorre nelle riflessioni e nelle dichiarazioni di tutti i giocatori. «Quello che è successo - dicono tutti - è stato uno stimolo in più: siamo venuti in Giappone per dimostrare che il popolo libanese sa affrontare». Solo all'inizio del mese, la presenza del Libano ai Mondiali è diventata una certezza. «È stata un'esperienza dura per tutti - dice Ghassan Fares -, poi ci siamo riuniti e abbiamo deciso che avremmo dovuto partecipare al torneo. Ci siamo guadagnati sul campo il diritto ad essere qui, i bombardamenti non ce lo avrebbero impedito». L'ultimo mese è stato durissimo anche per il coach statunitense Paul Caughter, un 48enne di New York che ha condotto una vita da nomade del basket: ha allenato a tutte le latitudini e in tutti i continenti. Da un anno è alla guida del Libano e oggi si è tolto una delle più grandi soddisfazioni della carriera. Questa vittoria autorizza il Libano a sperare nella qualificazione agli ottavi di finale.