«Diplomazia inutile con i terroristi»
Che l'azione in Libano dovesse essere fatta così è secondario. Ma il governo israeliano doveva allontanare la minaccia degli Hezbollah. Su questo non c'è dubbio». E la diplomazia? «La diplomazia può funzionare quando vi è uno stato responsabile, non quando vi sono nuclei militari in concorrenza con l'esercito regolare, disposti anche a farsi scudo di civili inermi». Chi parla è il Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Venezia, Elia Enrico Richetti, professore di Ebraismo all'Accademia Talmudica. Lui e sua moglie hanno dei parenti che vivono in Israele. Vivono con preoccupazione questo momento, perché pensano ai loro parenti a casa o nel rifugio sotto i Katiuscia: «Non abbiamo mai telefonato tanto ad Israele come in questo periodo». Il Rabbino, il cui significato è «maestro», «guida», «persona che ha una conoscenza profonda e che continua a studiare», durante la conversazione pone l'accento sull'importanza del concetto e dell'azione. «È difficile capire e guardare le cose da questo punto di vista se non si conoscono i 613 precetti della Bibbia che gli Ebrei osservanti sono tenuti a rispettare». Niente è dato per scontato, niente è così sciocco da poter essere sottovalutato. Questo emerge dal lungo discorso di Elia Enrico Richetti. La loro religione è uno stile di vita che riguarda tutti gli aspetti del quotidiano. A partire dal cibo, per il quale esiste una benedizione prima e dopo il pasto, per il godimento che ne deriva e il Rabbino spiega: «Quando ci cibiamo dobbiamo farlo con consapevolezza. Non deve essere solo il soddisfacimento animale per la sopravvivenza». Per cui, ne consegue che vi siano delle limitazioni: nella quantità, nella scelta degli alimenti, vi sono cibi permessi ed altri vietati, e nella preparazione. Il maggior numero di divieti riguarda la carne, perché il suo consumo significa uccidere vite. Sono permessi i pesci, i volatili da cortile come polli e tacchini, i mammiferi quali bovini, ovini, caprini e cervidi. Sono esclusi i maiali, perché come affermò il Rabbino Mosè Maimonide nel 1200: «Così è scritto. Se fossero proibiti i bovini ci si porrebbe la domanda opposta». Ciascun precetto porta alla riflessione e ciascuna azione è collegata a questa riflessione. Che rapporto vi è fra l'Ebraismo e le altre religioni? «L'Ebraismo considera religione degna di rispetto quella che riconosce un unico Dio Creatore, ossia le religioni monoteiste. Per quanto riguarda le religioni orientali non esiste un unico Dio individuabile, però riconosciamo a queste religioni la tensione atta a creare eticità nella vita. Non avendo un Dio loro, rispettano il Dio delle religioni monoteiste».