Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

La Cdl attacca l'Unione «La Finanziaria colpirà i soggetti più deboli»

default_image

  • a
  • a
  • a

Da parte nostra siamo pronti a far sentire la nostra voce». Per Alberto Giorgetti, capogruppo di An in commissione Bilancio della Camera, si prospetta un autunno caldo per quel che riguarda la Finanziaria, con un atteggiamento da parte del Governo che rischia di colpire prevalentemente soggetti come «le famiglie monoreddito, le piccole e medie imprese, i liberi professionisti». Secondo Prodi questa Finanziaria accontenterà un po' tutti, compresi Montezemolo ed Epifani. Crede sia possibile? «Beh, finora tutte le decisioni prese dal governo, a partire dal decreto Bersani, sono state a favore di alcuni settori in particolare, come la grande industria e la grande distribuzione. Ma il malcontento generale rimane. Prendiamo il caso del Dpef, il documento ha all'interno momenti di criticità e di contraddizione che emergono anche nei pareri espressi dalle commissioni di merito. Alcuni di questi pareri riportavano integralmente la necessità di un rafforzamento delle politiche economiche del governo, in particolar modo in tema fiscale a sostegno delle famiglie e delle piccole imprese. Questi sono i soggetti, insieme ai liberi professionisti, che rischiano ora di essere maggiormente colpiti da questa Finanziaria». Secondo il presidente del Consiglio il punto fondamentale sarà la riduzione del cuneo fiscale, impegno tra l'altro preso durante la campagna elettorale. «Il taglio del cuneo fiscale rappresenta sicuramente uno degli elementi di importanza per intervenire e per dare sostegno alle nostre imprese e alla loro competitività. Però un intervento secco di cinque punti rischia di essere un elemento che va a drenare risorse pubbliche la cui copertura è tutta da dimostrare e tutta da trovare se non a fronte di percorsi che possono determinare un'ulteriore pressione fiscale». Per molti rappresentanti della Cdl la Finanziaria potrebbe rappresentare la caduta di questo governo. Lei è d'accordo? «Non so se e quando cadrà, nessuno può dirlo. Ma certo è un governo che ha dimostrato già la sua debolezza, basti pensare al fatto che hanno messo già sette volte la fiducia. Non si può continuare così. Da parte nostra abbiamo lanciato un messaggio forte e chiaro al premier». Si riferisce alla proposta di Fini sugli emendamenti? «Esatto. Una cosa è certa e cioè che noi continueremo con una opposizione senza sconti ma proponendo un patto: e cioè, un confronto costruttivo su alcuni emendamenti che presenteremo, pochi, circa 30-40 ma qualificati. Su questi però discutiamo».

Dai blog