La tattIca
Ingresso scaglionato in due fasi prima la fanteria poi i corazzati
a questa seguirà, dopo tre o quattro settimane, la componente di fanteria pesante e corazzata, con il grosso dei mezzi. I tecnici della Difesa e degli Stati maggiori hanno elaborato diversi piani di intervento, che sono stati - e vengono tuttora - sottoposti a continui aggiustamenti e ritocchi. Il capo di stato maggiore della Difesa, l'ammiraglio Giampaolo Di Paola, ha consegnato delle memorie operative al ministro Parisi. L'incognita principale resta quello del numero complessivo del contingente italiano, che continua a oscillare tra i 2.000 e i 3.000 uomini. La definizione certa si avrà solo nei prossimi giorni, quando si conoscerà con precisione il numero dei Paesi contributori e l'entità complessiva del contingente internazionale, oltre alle varie responsabilità di comando. In ogni caso, i primi a entrare in scena (anche in questo caso i tempi sono in gran parte legati alle decisioni prese a livello internazionale) saranno alcuni reparti di fanteria leggera, che arriveranno in Libano con voli militari dell'Aeronautica e a bordo di navi della Marina.