In una delle foto diffuse dal regime il dittatore indossa l'insolito capo
Quando la mancanza di messaggi al popolo stava destando sospetti non solo negli Stati Uniti su un possibile peggioramento delle sue condizioni di salute, Fidel Castro ha stupito tutti facendo pubblicare sul quotidiano Juventud Rebelde un suo messaggio di ringraziamento per gli auguri degli 80 anni e di aggiornamento sulle sue condizioni dopo l'intervento chirurgico all'intestino che lo ha costretto a delegare i poteri al fratello Raul, ieri apparso per la prima volta in pubblico nel suo nuovo ruolo istituzionale per ricevere all'aeroporto il presidente venezuelano Chavez. Il messaggio è stato accompagnato, a voler fugare ogni dubbio sulle voci che lo davano gravissimo, da alcune foto che ritraggono il presidente cubano al telefono e mentre sfoglia il quotidiano «Granma», con l'inserto speciale dal titolo «Assolto dalla storia» che raccoglie mezzo secolo di frasi celebri sul "lider maximo". Visibilmente dimagrito in volto, lo sguardo stanco, Castro è comparso eccezionalmente con indosso una maglia di una tuta con i colori cubani (con tanto di marchio Adidas, una delle "odiatissime" multinazionali sempre osteggiate dal regime castrista), in una delle rarissime occasioni in cui lo si ricordi vestito in modo diverso dalla sua uniforme verde militare di comandante. «Mi sento molto felice», scrive Castro nel suo messaggio, evidentemente scritto un giorno prima dell'effettivo compleanno. «Oggi, giorno 13 sono arrivato agli 80 anni», esordisce. Nel breve messaggio ammette che sarebbe «assolutamente non corretto» dire che la convalescenza durerà poco e che non vi è alcun rischio. «Dire che l'oggettiva stabilità è migliorata considerevolmente non è una menzogna - scrive Castro nel suo messaggio - Affermare che il periodo di recupero durerà poco e che non esiste alcun rischio sarebbe assolutamente non corretto». Il presidente cubano quindi avverte: «Suggerisco a tutti di essere ottimisti, ma di stare sempre pronti ad affrontare qualsiasi brutta notizia».