«Non paghiamo fino a quando la Ue non decide»
Per Briatore «Soru è un Robin Hood al contrario e dovrà dimostrarci che la sua manovra funziona»
Una persona gelosa che vuole portare via i turisti a chi con gli anni ha creato un sistema che funziona e porta ricchezza in Sardegna». Dice che non voleva attaccare nessuno con la sua inserzione contro la tassa sul lusso, ma alla fine Flavio Briatore attacca in maniera pesante Soru e chi sta con lui, in primis il finanziere americano Tom Barrack, proprietario della Costa Smeralda. Nella notte di San Lorenzo nella collinetta di Pantogia, al Billionaire, il regno dorato dell'uomo simbolo della Renault, si danno appuntamento i soliti noti delle notti smeraldine, ma mancano i politici. Ci sono, invece, gli attivisti di Sardigna Natzione, molti in costume sardo, barba lunga e bandiere. Ma il Flavio nazionale, jeans consumati, camicia nera e occhiale dalla lente colorata con al fianco l'immancabile fidanzatina, Elisabetta Gregoraci, non è dello stesso parere e immerso nei «profumi d'oriente» della sua festa, disertata da buona parte dai vip preannunciati dai suoi pr, contrattacca, parlando con i suoi commensali. «Soru è un perfetto sconosciuto, un imprenditore scadente che ha visto deprezzare dell'80% le azioni di Tiscali. Soru dovrà dimostrarci a settembre, dati alla mano, quanto questa manovra finanziaria abbia arricchito le casse dell'isola». «Saranno gli stessi numeri a parlare. Per quel che mi riguarda - continua Briatore - la mia barca è ormeggiata al porto e non ho pagato nulla, non saprei neanche dove recuperare i moduli e poi prima deve essere espresso il parere della commissione europea sulla legittimità di questo provvedimento. Sino ad allora non pagherò». E tra balli e cadute in piscina (troppi i distratti intenti a guardare che vip avevano a fianco piuttosto che dove mettevano i piedi) la festa è durata sino all'alba con protagonisti principali i soliti Simona Ventura, in abito lungo bianco, ed ex marito Stefano Bettarini, arrivati rigorosamente separati, Lele Mora con relativo seguito di volti del piccolo schermo (ce ne erano proprio per tutti i gusti, dalla Fattoria al Grande Fratello). L'unico volto internazionale in pista al Billionaire era quello di Crack David, ma anche della bellissima (sembrava proprio una Barbie) Victoria Silversted. Immancabili anche Valeria Marini, Alessia Fabiani. Al tavolo di Briatore invece c'era Matteo Cambi, patron della Guru. «Non ci sono solo ricconi, al Billionaire viene gente comune che si vuole divertire - puntualizza Briatore - la Sardegna già è cara se la rendiamo ancora meno accessibile, chi vorrà metterci più piede? Io sarei d'accordo a pagare una tassa sul turismo, uno, due euro, ma non un imposta che va a colpire solo chi poi alla fine fa girare l'economia». «E poi come potrebbero i proprietari di grossi yacht lasciare la barca ferma al porto per ore - conclude - per fare la fila alle poste? In questo modo si fanno dei regali ad altre località, come la Corsica, che esultano per la tassa di Soru».