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Effetto delle imposte

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E gli yacht preferiscono la Liguria: il traffico sale del 20%

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Merito della stagione perfetta e delle ottime condizioni meteo, come affermano gli operatori marittimi, ma non solo, perchè all'origine dell'affollamento del mare della Liguria c'è anche «l'effetto Soru». Dopo l'entrata in vigore della «tassa sul lusso», armatori italiani e stranieri hanno deciso di «boicottare» le calette sarde e rimanere in Riviera. «Per principio e anche per una cattiva informazione - spiega l'agente marittimo genovese Massimiliano Pesto che gestisce la "Christina O.", la nave da crociera un tempo di proprietà dell'armatore greco Aristotele Onassis -. Si è sparsa la voce di questa nuova tassa da pagare e molti hanno scelto di togliere dal loro itineriario la Sardegna e gli attracchi più caratteristici, come Cala di Volpe». «Solo a Portofino - continua Massimiliano Pesto - la presenza di megayacht è cresciuta del 20%. Anche se non abbiamo ancora le stime ufficiali che usciranno a fine stagione, ogni giorno arrivano in media cinque o sei barche di 50 metri che si fermano in rada oppure aspettano di poter attraccare nel porticciolo». Episodi insoliti per un approdo come quello del Levante, dove i posti a disposizione sono inferiori rispetto ad altri porti italiani. «C'è un grande movimento marittimo nel Nord Tirreno - conclude Pesto -. Le mete principali quest'anno sono la Sicilia, la Corsica, la Croazia e la Liguria. Ma non la Sardegna».

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