IL dibattito sulla fiducia sull'Afghanistan ha avuto anche momenti drammatici quando il senatore della ...
Poche parole che sono bastate per scatenare un botta e risposta in aula e le lacrime della senatrice dell'Ulivo Rosa Maria Villeco Calipari. Nel corso delle dichiarazioni di voto sul ddl, infatti, l'ex guardasigilli ha detto: «Esprimo la solidarietà per tutti i caduti e in particolare per un uomo morto per salvare un'incosciente, Nicola Calipari». A quel punto sono arrivate le proteste: dai banchi della maggioranza i senatori hanno iniziato a urlare criticando le parole dell'ex ministro della giustizia, mentre la moglie del capo delle operazioni del Sismi rimasto ucciso in Iraq l'anno scorso ha abbandonato l'Aula in lacrime, accompagnata dalla presidente dei senatori Anna Finocchiaro. Nel frattempo, ha preso la parola la senatrice di Rifondazione Comunista Lidia Menapace, che ne ha approfittato per «chiedere scusa alla senatrice e all'Aula per l'infame strumentalizzazione fatta. Non si può parlare in questa maniera a chi è stato così profondamente colpito dal dolore». E poco dopo si aggiunge anche Gavino Angius dal banco della Presidenza: «Non si può parlare così di chi ha sofferto e ora è qui tra di noi». A quel punto è di nuovo intervenuto Roberto Castelli per replicare: «Respingo sdegnosamente le vili accuse della senatrice Menapace». «Nel mio intervento — ha proseguito — intendevo rendere un sincero omaggio a tutti i caduti italiani nelle missioni all'estero poiché nessuno lo aveva ancora fatto, e rendere omaggio in particolare a Nicola Calipari. La Menapace, invece, ha solo voluto strumentalizzare le mie parole». A cercare di riportare un po' di serenità in aula è intervenuto Lamberto Dini: «Questi erano certamente italiani veri, che non hanno mai calpestato la bandiera». Con queste parole ha ricordato nell'aula del Senato, intervenendo a nome dell'Ulivo, i caduti italiani nelle missioni di pace all'estero. A queste battute tutta l'aula si è alzata in piedi per sottolineare il passaggio del discorso. E anche il presidente dell'assemblea Marini che ha applaudito insieme agli altri senatori.