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Vertice decisivo tra Governo e capigruppo dell'Unione

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Manovra-bis verso la fiducia. Oggi si vota al Senato

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Intanto ieri l'aula del Senato ha respinto le pregiudiziali di costituzionalità e le questioni sospensive, presentate all'inizio della discussione sul decreto. Nel corso della seduta di ieri a Palazzo Madama il relatore del provvedimento, Natale Ripamonti (Verdi) ha sottolineato come «sia un successo politico ad ascrivere alla maggioranza, il risultato soddisfacente raggiunto in commissione, dove sono stati esaminati e votati mille emendamenti, che è riuscita a garantire un confronto sereno». Ripamonti ritiene «che alcune norme siano state migliorate, mi riferisco per esempio alla parte relativa al risanamento dei conti pubblici». Ovviamente - ha detto Ripamonti - per quanto riguarda il 2006, la manovra di aggiustamento è limitata, soprattutto perchè siamo di fronte ad una serie di misure strutturali che difficilmente possono produrre effetti solo sui primi 6 mesi dell'anno. Tuttavia si prevede un aggiustamento dello 0,1%, che già nel 2007 diventa dello 0,5% e che contribuirà, con la Finanziaria che dovrà essere realizzata, ad aggiustare i conti pubblici e farà ritornare il rapporto deficit-pil al di sotto del 3%. Si tratta, infatti, di una manovra strutturale che non ricorre alle misure una tantum, quindi è un'operazione importante». Non solo. Secondo il relatore «Il provvedimento è stato inoltre migliorato dal punto di vista delle misure per lo sviluppo: voglio ricordare il contributo alle Ferrovie dello Stato e all'Anas per riuscire a tenere aperti i cantieri che rischiavano di chiudere a seguito delle misure restrittive dell'ultima Finanziaria. Voglio ricordare - ha aggiunto - il Fondo per le politiche sociali, ma anche un primo intervento, che ritengo importante anche se limitato nell'ammontare dei finanziamenti, circa la politica dei porti». Ripamonti ha sottolineato anche «la riduzione dell'Iva agevolata al 10% con riferimento a tutte le politiche industriali relative ai dolciumi e alle cioccolate», e, inoltre, «una norma molto importante, di cui si discute da anni in Parlamento, relativa all'abbassamento dell'Iva sui lavori di ristrutturazione edilizia che, combinata con le detrazioni Irpef sulle spese sostenute per le ristrutturazioni, in questi anni ha dimostrato la sua efficacia in termini di sviluppo, di crescita e di emersione del lavoro nero nonchè ai fini dell'aggiustamento dei conti». Con riferimento alla questione dei taxi, «il problema - ha ricordato Ripamonti- non era tanto legato al fatto che si interveniva per una liberalizzazione del mercato. Non si prevedevano, ad esempio, misure tese a mettere in concorrenza le tariffe relative al servizio dei taxi, ma di garantire che nelle città, salvaguardando l'autonomia dei sindaci, fosse possibile disporre di più taxi circolanti». Ripamonti ha sottolineato anche come «nonostante vi siano state pressioni da parte di alcune lobbies», «il provvedimento nel suo complesso mantiene l'equilibrio iniziale».

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