Napolitano: «Scongiuriamo spirali distruttive»

Il presidente lo accetta sorridendo, ma non tace le preoccupazioni del momento. Se si continua così, avverte il capo dello Stato, si rischia di innescare «una spirale distruttiva» di azioni e reazioni «perniciose», di forzature della maggioranza e di reazioni nervose dell'opposizione. Questa è una riflessione super partes, spiega, la stessa che aveva già fatto un anno fa, da senatore a vita, in alcune interviste, quando maggioranza e opposizione giocavano a arti invertite. Di fronte a questa situazione, può un capo dello Stato starsene zitto, «silenzioso e inerte spettatore», si chiede retoricamente Napolitano? No, non può, deve parlare. Presidente, gli fanno osservare i cronisti, quando la situazione politica è così complicata, difficile da capire e da raccontare sui giornali, si finisce per almanaccare... «Io non almanacco e non mi faccio condizionare da chi almanacca», replica il presidente. L'unica cosa da fare, a suo avviso, è affrontare le cose con serietà. Alla stampa chiede solo di tenere conto delle sue vere posizioni, e non di quelle che gli vengono attribuite attraverso retroscena e libere ricostruzioni giornalistiche. È naturale, ammette, che le parole del presidente della Repubblica vengano interpretate, discusse, analizzate. «Fatelo, però non esagerate», consiglia, in tono leggero, il capo dello Stato. «Faccio affidamento sulla vostra intelligenza e sulla vostra sensibilità politica e istituzionale, che è la cosa che conta di più». Insomma, le cose possono non essere semplici, per raccontarle bene occorre afferrarne il senso o capire che, talvolta, il senso non c'è. Ad esempio, Napolitano ha confidato a un giornale che lui non riesce ad afferrare il senso di questo scontro campale maggioranza-opposizione inframezzato dalla ricorrente profferta di dar vita - con gli stessi attori politici - a governi di larghe intese, dei quali egli non vede i presupposti «nemmeno lontanamente». Napolitano intanto, sollecitato dai giornalisti, fa una rapida carrellata sui temi di attualità. Le intercettazioni hanno rivelato «situazioni sconcertanti», occorre provvedere con «soluzioni equilibrate» per regolamentarne l'uso e la pubblicazione. Le carceri sovraffollate, purtroppo non sono un'emergenza episodica, ma ricorrente. Perciò occorre apportare al sistema vigente «rimedi di fondo», e il nuovo Csm dovrà occuparsene. Sui problemi dell'informazione, Napolitano fa suo il messaggio alle Camere che Carlo Azeglio Ciampi inviò al Parlamento nel 2002 per sollecitare una riforma a tutela dell'indipendenza e dell'autonomia dell'informazione radiotelevisiva.