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L'intervento

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I cattolici dell'Unione ingannati da Mussi

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La medesima tesi ha ripetuto Paola Binetti in un articolo apparso su Europa. Venerdì il ministro Mussi ha scritto una lettera al suo collega tedesco in cui propone di dare via libera alla distruzione di embrioni umani conservati da più di un certo numero di anni. La proposta di Mussi è in evidente contrasto con quanto Paola Binetti afferma essere il contenuto della risoluzione di maggioranza. È lecito dedurre che Paola Binetti e con lei molti altri senatori sono stati tratti in inganno e che il loro voto viene adesso tradito dai comportamenti del ministro Mussi. Paola Binetti afferma che la risoluzione approvata autorizza il Governo a sostenere ricerche volte ad appurare con metodo scientifico il momento a partire dal quale gli embrioni sono morti e quindi è lecito utilizzarli per fini di ricerca. Il ministro Mussi sostiene invece che la risoluzione lo autorizza a definire arbitrariamente, con una decisione politica, il momento in cui gli embrioni possono essere distrutti. Ma in effetti, in questo momento, non abbiamo nessun criterio scientifico che ci consenta di stabilire quando un embrione cessa di vivere. Noi concediamo volentieri a Paola Binetti e ai suoi amici il beneficio della buona fede. Se le cose stanno così, però, esse hanno il dovere di parlare subito e con chiarezza. Hanno il dovere di dire che il loro voto non intendeva autorizzare la distruzione degli embrioni crioconservati che sta per essere approvata in sede europea con il voto decisivo dell'Italia. Hanno il dovere di intimare al ministro Mussi di recedere dal proposito esposto nella sua lettera al ministro tedesco della ricerca. E se questo non avvenisse hanno il dovere di proporre una mozione di sfiducia individuale contro il ministro Mussi che li ha ingannati. Devono farlo loro. Io voterò questa mozione se la proporranno. Non posso invece proporla io per la buona ragione che io non sono stato ingannato. Come gli altri senatori che hanno votato contro la mozione di maggioranza io ho letto in essa fin dall'inizio l'intenzione che il ministro Mussi ha poi esplicitato. Ogni persona onesta e in buona fede può essere ingannata. Se però non protesta contro l'inganno e non tenta di riparare alle conseguenze dell'atto che è stato posto in essere carpendo la sua buona fede allora diventa complice. Il principio della liceità della discussione degli embrioni sta passando in Europa con il voto decisivo di senatori cattolici e laici che hanno sempre dichiarato il loro impegno in favore della vita. Se vogliono, forse sono ancora in grado di impedire che questo avvenga.

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