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Partito unico, Udc e FI ai ferri corti

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Ieri, mentre il vicepresidente del gruppo Udc alla camera Maurizio Ronconi affossava il progetto, Francesco Giro di Forza Italia lo rilanciava invece come unico scenario possibile per il centrodestra. «Il partito unico dei moderati più che ad una casa comune oggi assomiglierebbe ad una casa di riposo per politici esausti ed appagati — ha detto Maurizio Ronconi — Quello del partito unico è un progetto fuori tempo e momentaneamente non utile per costruire un'alternativa di tipo europeo e vincente alla sinistra. Il compito dei partiti del centrodestra non è quello di rassicurare gli elettori di questa parte, ma semmai di convincere quelli del centrosinistra che potrebbero avere difficoltà a votare un partito unico del centrodestra che magari esponga nel simbolo segni che richiamino esplicitamente a storie politiche profondamente diverse». Completamente diversa l'idea di Francesco Giro: «Ha ragione Fabrizio Cicchitto: il partito unitario è la frontiera che abbiamo di fronte che potremo raggiungere riqualificando il profilo culturale, politico e organizzativo dei singoli partiti che ne faranno parte». «Noi alla Margherita proponiamo qualcosa di diverso — ha aggiunto — e di più omogeneo alla sua tradizione di riferimento cattolica e liberale: un patto sui valori dell'occidente, della libertà, dell'economia sociale di mercato e del federalismo. Da qui occorre, e possiamo, partire per costruire una larga aggregazione dei moderati».

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