Cossiga attacca la linea dell'esecutivo sull'utilizzo del segreto di stato per il direttore del Sismi
E ieri con una lunga lettera al Procuratore generale della Corte d'Appello di Brescia, Mario Blandini, ha chiesto di non dar corso alla sua denuncia contro i magistrati che stanno indagando sulla vicenda del rapimento di Abu Omar e sul ruolo avuto dal Sismi nel suo rapimento. Cossiga non è il solo a prendere le difese del numero uno dei servizi segreti, finito sotto attacco per un presunto - e fin ora mai dimostrato - coinvolgimento del presunto terrorista. Anche il presidente della commissione Difesa del Senato ed esponente di Italia dei Valori, Sergio De Gregorio, è intervenuto per spiegare che il segreto di stato sulla vicenda Abu Omar lede il diritto alla «legittima difesa» del generale Nicolò Pollari. Segreto di Stato. Cossiga ha spiegato di essersi pentito dopo che il governo ha dato il suo consenso alla posizione dei magistrati che non hanno considerato valida l'opposizione del segreto di Stato, «mutando il suo precedente giudizio rispetto all'essere tali materie coperte dal segreto». «E l'abbandono del generale Pollari - ha scritto sarcastico Cossiga - da parte del presidente del Consiglio, del ministro della Difesa e anche del ministro degli Esteri Massimo D'Alema, che prima gli era grande amico e protettore, mi fa comprendere in quale tremendo errore io sia caduto». Cossiga ironizza ancora «ammettendo» di essere caduto in errore quando ha ritenuto che fossero coperti dal segreto le informazioni, le notizie e i documenti richiesti dal generale Pollari, confidando nelle conoscenze in materia acquisite nella sua lunga carriera di uomo di Stato. Cossiga ha però ribadito il suo giudizio negativo sui magistrati di Milano Spataro e Pomarici, oltre alla preoccupazione all'idea che qualunque sostituto procuratore e qualunque giudice delle indagini preliminari possano sottoporre a intercettazione le comunicazioni di sedi, utenze e agenti di servizi di informazione e sicurezza. Diritto alla difesa. Sul tema Pollari è intervenuto anche De Gregorio, secondo il quale il segreto di stato sulla vicenda Abu Omar lede il diritto alla «legittima difesa» di Pollari. «Il Sismi e il suo direttore, hanno diritto ad ottenere chiarezza e garanzia di legalità - sostiene De Gregorio in una nota - Risulta che il generale Pollari sia stato impedito nella capacità di esercitare i diritti di difesa suoi e dell'istituzione che rappresenta, perché? vincolato dal segreto di Stato apposto e confermato su documenti che proverebbero come egli avesse imposto un divieto assoluto di portare a termine azioni illegali nello svolgimento delle attività del suo Servizio». «Quei documenti sottolinea - proverebbero inoppugnabilmente quanto Pollari e il Sismi siano estranei ai fatti del sequestro di Abu Omar». Per il presidente dunque, «il governo decida: o libera il generale Pollari dal segreto di Stato o conferma la sua incapacità a difendersi, dettata da ragioni di Stato» perchè «non si può compromettere, così gravemente e così a lungo, la sicurezza nazionale».