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Tagli ai ministeri la Difesa paga per tutti

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Tagli notevoli inflitti alle quattro Forze Armate. In tutto 412 milioni di euro in meno rispetto a quanto aveva stanziato nell'ultima Legge Finanziaria il Governo Berlusconi. E tra le decurtazioni ai Ministeri preoccupano anche quelle dell'Interno, dove Prodi e compagni hanno deciso di ridurre le spese per la pubblica sicurezza di quasi 55 milioni di euro. Queste le ultime novità del decreto Visco-Bersani, che ogni giorno, dopo letture più approfondite, rivela sempre nuove sorprese. Da tempo Padoa Schioppa parlava di tagli, di sacrifici, di una finanziaria di lacrime e sangue. Ma leggendo il decreto si rimane stupiti per l'entità dei tagli e per i settori interessati. Settori importanti della vita dei cittadini come la sicurezza interna ed esterna. Poi c'è un'altra particolarità: l'aver sistemato i tagli non nel Dpef, ma in un articolo del decreto Visco-Bersani, allegato al documento. Quasi come se si cercasse di nascondere le riduzioni di spesa previste. Ed infatti quasi per caso ci si imbatte nell'articolo incriminato, il 25. Un titolo all'apparenza innocuo, «Misure di contenimento con responsabilizzazione delle amministrazioni» ma che nasconde l'ennesima batosta per gli italiani. In tutto quattordici ministeri, da quello della Difesa fino a quello degli Esteri. Tutti stangati. Ministero della Difesa. Ridurrà il suo budget di oltre 412 milioni di euro, con un picco di 414 nel 2009. I maggiori tagli ci saranno ai mezzi operativi e strumentali che perderanno oltre 100 milioni di euro solo nel 2007. Tagli da non sottovalutare in un esercito ormai formato di professionisti operativi in scenari di guerra dove è sempre più indispensabile un elevato livello tecnologico. Ma sono i dati sulle singole Forze Armate ad essere ancora più allarmanti. Soprattutto per l'Aeronautica che subirà i sacrifici maggiori: 91 milioni di euro nel 2007 ed oltre 92 nel 2008 e 2009. Una conferma che è proprio il sistema tecnologico militare italiano ad essere colpito più duramente. Pesanti anche le riduzioni per l'Esercito, oltre 72 milioni di euro e per la Marina Militare che lascerà per strada 48 milioni di euro. Meno peggio per i Carabinieri che disporranno soltanto di 20 milioni in meno. Ministero dell'economia. Se piange la Difesa non sta meglio il dicastero di Padoa Schioppa che per il 2007 subirà un taglio di 182 milioni di euro. Chi tirerà di più la cinghia saranno i responsabili alle Politiche Fiscali che perderanno oltre 54 milioni di euro, concentrati soprattutto nel comparto dell'edilizia di servizio, 50 milioni. Anche la Guardia di Finanza dovrà fare sacrifici per quasi 22 milioni e mezzo di euro. Ministero dell'Interno. Giuliano Amato non potrà contare su 92 milioni di euro che lo scorso anno Berlusconi e Tremonti avevano messo a disposizione per l'allora ministro Pisanu. La sforbiciata maggiore riguarderà proprio il settore della pubblica sicurezza che il Governo Prodi ha deciso di tagliare di quasi 55 milioni di euro, oltre la metà dell'intera riduzione di budget del ministero. Un segnale non confortante per i cittadini. E sempre in tema di minore sicurezza anche il corpo dei Vigili del Fuoco e la Protezione Civile subiranno perdite consistenti di oltre 15 milioni di euro. Ministero della Giustizia. Anche il leader dell'Udeur Clemente Mastella dovrà fare economia nel suo dicastero. A via Arenula faranno a meno di 21 milioni di euro che nel 2009 arriveranno a quasi 24 milioni. A pagarne le conseguenze sarà soprattutto il settore dell'organizzazione giudiziaria, il personale addetto ed i servizi, che saranno costretti a lottare con quasi 13 milioni di euro in meno. Non se la passerà meglio l'amministrazione penitenziaria che non potrà disporre di oltre 8 milioni di euro per ciascun anno dal 2007 al 2009. Ministero dell'istruzione e ministero dell'università. Momenti difficili attendono anche l'Istruzione ed il mondo accademico. Sia il Ministro Beppe Fioroni che Fabio Mussi dovranno lasciare nelle casse dello Stato quasi 20 milioni di euro.

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