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La protesta sul Dpef

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L'Idv difende il «ribelle» De Gregorio

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Il senatore dell'Italia dei Valori, eletto presidente della commissione Difesa grazie ai voti della Casa delle Libertà (sconfisse sul filo di lana la candidata designata Lidia Menapace di Rifondazione), continua ad andare d'amore e d'accordo con l'opposizione. Mercoldì, ad esempio, la commissione ha approvato grazie al voto della Cdl un parere, stilato dallo stesso De Gregorio, molto critico nei confronti del Dpef reo di aver tagliato eccessivamente i finanziamenti alla Difesa. Un episodio che aveva fatto gridare allo scandalo la maggioranza. Qualcuno aveva anche chiesto ad Antonio Di Pietro di censurare il comportamento del suo senatore. Ma, ieri, è stato lo stesso Di Pietro a difendere la «linea De Gregorio». «Non c'è nessun "caso De Gregorio" - ha detto il ministro delle Infrastrutture -. De Gregorio ha sostenuto la posizione dell'Idv: o si dotano i nostri soldati degli strumenti necessari di sicurezza o il parere sul Dpef è negativo». «Bisogna - ha continuato Di Pietro - garantire i fondi necessari per permettere ai nostri soldati di operare in sicurezza. Per dare il contentino ad alcuni esponenti integralista dell'Unione hanno ridotto i fondi a disposizione del ministero della Difesa e questo vuol dire aumentare il grado di pericolo dei nostri soldati». La posizione di De Gregorio, ha concluso il ministro, «è giusta e in linea con l'Idv».

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