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Durante la discussione di un emendamento dei dissidenti del Prc

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D'Alema fa il sarcastico con Bondi. E in Aula esplode la bagarre

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È quello che ha detto il leader della Cdl Silvio Berlusconi, nel suo intervento nel corso del dibattito sul voto per il finanziamento delle missioni all'estero. «Il nostro voto - ha aggiunto - non è tattica parlamentare», ma semmai «opposizione costituzionale» che vota di regola contro la maggioranza ma non su questioni di principio. «Un paese privo di una maggioranza stabile in politica estera sarebbe un strano animale mitologico, un ircocervo senza capo nè coda che la comunità internazionale guarderebbe con un misto di compassione e ilarità: un paese ridicolo che non possiamo permetterci. Una maggioranza dovrebbe essere autosufficiente; se non sarà così sarà vostra responsabilità indicare una via seria per uscire dalla crisi», ha sottolineato il presidente di Forza Italia che ha inoltre ricordato che durante il suo governo, il presidente del Consiglio «ha sempre sollecitato la formazione di maggioranza più larghe possibili sulla politica estera». Lo stesso è avvenuto durante i cinque anni precedenti, all'opposizione. «Siamo una opposizione costituzionale - ha aggiunto - e votiamo contro le scelte del governo proponendo soluzioni alternative che vengono dal nostro programma, ma sulle questioni di identità nazionale e di principio votiamo in modo coerente con le nostre idee». «Il senso del nostro voto - ha affermato il presidente di Forza Italia, rivolgendosi al premier Romano Prodi - non è una gherminella per scompaginare una maggioranza, che per la verità è piuttosto fragile». Dietro il «nostro voto incondizionato e libero», ha spiegato, c'è il fatto che «crediamo che l'Italia non possa permettersi di tornare al passato e al tradimento delle intese già assunte e del fronte» dell'alleanza atlantica. Per questo, ha aggiunto, «la Cdl voterà compatta dal primo all'ultimo deputato e senatore a favore del rifinanziamento della missione a Kabul. Siamo sicuri - ha concluso Berlusconi - che in questo Parlamento ci sarà sempre una maggioranza atlantica e occidentale».

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