Cosa prevede il decreto

Nei supermarket sconti fino al 20% sui medicinali

Nel mirino c'è in particolare la norma che dà il via libera alla vendita di farmaci nei supermarket. Il decreto prevede infatti che i farmaci «da banco», cioè quelli non soggetti a prescrizione medica, potranno essere venduti anche nei negozi e nei supermercati. La vendita dovrà essere effettuata nell'ambito di un apposito reparto, con la presenza di uno o più farmacisti abilitati. I negozianti potranno praticare sconti di oltre il 20%. Sono però vietati i concorsi, le operazioni a premio e le vendite sotto costo. La riforma, inoltre, cancella la norma che lascia per molti anni all'erede di un farmacista la titolarità della farmacia anche senza essere laureato e iscritto all'albo. La serrata di ieri potrebbe essere solo la prima mossa dei farmacisti. In assenza di un confronto, potrebbero scattare altre forme di protesta. Non solo scioperi, quindi, ma si parla anche di un'applicazione puntigliosa di tutte le regole, come ad esempio il rinvio delle ricette mal scritte o incomplete. Insomma una serie di iniziative che potrebbero creare ulteriori disagi ai cittadini. Tutto sarà deciso domani dall'assemblea nazionale «straordinaria» di Federfarma. Una riunione che si preannuncia infuocata e a cui è stato invitato anche il ministro dello Sviluppo economico, Pierluigi Bersani.